L’assessore alle politiche della sicurezza cittadina, Caterina De Gavardo presenta il primo drone della polizia locale
La Polizia Locale di Trieste punta a un costante miglioramento delle proprie performance, con l’obiettivo di offrire ai cittadini un servizio di qualità e di rafforzare la percezione di sicurezza. La professionalità e l’elevato livello di specializzazione dei diversi Nuclei sono supportati da un’attenta scelta di strumenti che affiancano il lavoro del personale. In questo percorso si inserisce anche l’acquisizione del primo drone del Corpo, resa possibile grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.
Questa mattina l'assessore alle Politiche della sicurezza cittadina, Caterina de Gavardo, insieme al comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi, ha presentato il drone o UAS (Unmanned Aircraft System, Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remot).
Alla conferenza erano presenti anche il commissario superiore, referente del Nuclei che gestiranno l'utilizzo dei droni, Lucio Momic, il vice commissario responsabile del Nucleo Polizia edilizia, Igor Kozman e il consigliere comunale Vincenzo Rescigno.
“Tante volte nel corso di questi anni ho messo in evidenza le grandi capacità e la professionalità del nostro Corpo di Polizia Locale ma anche lestrumentazioni tecnologiche sono fondamentali per garantire un servizio efficace e moderno. Abbiamo visto ad esempio con il Nucleo del Falso documentale, che ha a disposizione una tecnologia che pochi altri corpi di Polizia Locale hanno. Così sarà anche con l'acquisizione di questo drone, un acquisto possibile grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia che ha sponsorizzato - non solo l'acquisto del drone - ma anche la formazione dei 7 operatori, tutti appartenenti al Corpo, che sono stati abilitati a divenire piloti di drone. Il costo del drone e della formazione dei 7 piloti è di 29.000 €”, ha detto l'assessore Caterina de Gavardo.
“In particolare abbiamo deciso di dare la possibilità a più Nuclei della Polizia Locale di utilizzare questo drone, infatti nella formazione sono stati coinvolti il Nucleo di Polizia Ambientale, il Nucleo di Polizia Edilizia, ma anche il Reparto Motorizzato e la Polizia Giudiziaria. Questo perché questo drone può avere tantissimi utilizzi diversi e può anche essere a messo disposizione di enti esterni alla Polizia Locale e al Comune di Trieste, come ad esempio la Protezione Civile o i Vigili del Fuoco.”
“Si tratta di un investimento importante perché questo drone ha possibilità decisamente rilevanti. E' stato testato per sopportare temperature da -20° a +50° con un raggio di azione di 25 km e può essere pilotato a vista o anche con degli osservatori posizionati lungo il percorso. Viene ovviamente custodito all'interno della Caserma. Questo drone non ha una data di scadenza, nel senso che andranno fatti aggiornamenti costanti, però è uno strumento che resterà fondamentale per l'attività della Polizia Locale per un lungo periodo.”
“Questo drone rispetta quanto previsto dal Regolamento di videosorveglianza del Comune di Trieste, ma è stato realizzato anche un manuale ad hoc all'interno del Corpo, affinché l'utilizzo sia ben definito. Stiamo lavorando affinché questo drone sia assoggettato anche ad un volo di Stato - i droni di Stato sono soggetti a normative e procedure diverse - spesso più complesse - e possono essere equipaggiati con tecnologie specialistiche non disponibili per il settore civile - per avere la possibilità di volare anche nelle zone interdette dove per fare dei sorvoli bisogna avere delle autorizzazioni particolari”, ha concluso l'Assessore.
Il comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi, ha espresso un sentito ringraziamento all'Amministrazione regionale e, in particolare, al consigliere comunale Vincenzo Rescigno, il quale "più volte si è speso affinché il Corpo di Polizia Locale si dotasse di questa apparecchiatura".
Il Comandante Milocchi ha tenuto a sottolineare che l'introduzione del nuovo strumento è stata realizzata insieme al DPO del Comune di Trieste, nel pieno rispetto della normativa sulla protezione dei dati.
“E' uno strumento – ha concluso Milocchi – molto performante che può essere utilizzato per molteplici utilizzi”.
Il vice commissario responsabile del Nucleo Polizia edilizia, Igor Kozman ha elencato le caratteristiche tecniche del drone.
“Dispone di una foto-videocamera ottica con zoom, lente grandangolare, camera termica ad infrarossi, telemetro laser e gimbal (stabilizzatore immagini). Rileva le fonti termiche utile per l'eventuale ricerca delle persone o incendi. Ha una fotocamera che può arrivare fino 50megapixels di risoluzione, la consolle che lo pilota ha uno schermo di 7,9 pollici di diagonale. 3 sono le batterie che lo alimentano, questo per garantire un'autonomia di quasi 2 ore, ed è dotato di sensori anticollisione, abbastanza difficile farlo collidere contro ostacoli. “
“ Sono stati formati 7 piloti, di cui 2 Commissari, 2 Ispettori e 3 Agenti. Tutti sono stati abilitati all’uso del drone anche in ambiente urbano, dopo aver conseguito la licenza di volo UAS, rilasciata da ENAC dopo un corso di formazione, un esame teorico ed una prova pratica.Pesa 1645 grammi (peso massimo al decollo 1890 grammi). Ha un range di funzionamento di 25 km e 42 minuti di utilizzo massimo (38 di volo stazionario/hovering) e resiste a 12 m/s di vento (circa 43 km/h). Ha una memoria interna di 128 GB. Le immagini possono essere trasmesse fino a 15 km di distanza.”
Il sistema aeromobile a pilotaggio remoto verrà utilizzato dalla Polizia Locale in via prioritaria per attività investigativa, di monitoraggio, ricerca e soccorso nonchécontrollo del territorio, in caso di indagini delegate dalla Procura o di iniziativa.
Tutte le operazioni saranno quindi finalizzate ad effettuare specifiche attività di competenza della Polizia Locale od a supporto di altre forze di Polizia o di altri Enti dello Stato, che potranno richiederne l’utilizzo per operazioni specializzate, di sicurezza pubblica, di polizia o di altro tipo, utili per i fini istituzionali propri di ogni singolo Ente richiedente, in ottemperanza alle normative ed alle procedure previste.
L’attività dovrà comunque essere esercitata nei limiti consentiti dalla legge sulla privacy e secondo le precise indicazioni contenute nel manuale interno che il Corpo ha predisposto proprio in seguito all’adozione del drone.
Per quanto riguarda la Polizia Locale, infine, si elencano i possibili campi di utilizzo del drone: sopralluoghi di polizia ambientale, di polizia edilizia, rilievo incidenti, controllo aree poco accessibili, ricerca persone scomparse, supporto alla Protezione Civile.