Escursionisti romani bloccati sul sentiero a Sappada, salvati dal soccorso alpino
Momenti di paura nel tardo pomeriggio per una famiglia romana in vacanza a Sappada. Padre, madre e i due figli, una ragazza del 2006 e un ragazzo del 2009, sono rimasti bloccati lungo il sentiero 320, che collega Casera Geu a Cima Sappada, a causa di un tratto reso insidioso dalla pioggia e caratterizzato da passaggi esposti e roccette scivolose.
La chiamata di emergenza al Nue 112 è partita poco dopo le 18, quando soprattutto le due donne si sono trovate in uno stato di forte panico, incapaci di proseguire in sicurezza. Considerato che i soccorritori a piedi avrebbero impiegato circa tre quarti d’ora per raggiungere la famiglia, la centrale operativa Sores ha deciso di attivare l’elisoccorso regionale.
L’elicottero, decollato dal campo base di Sappada, ha imbarcato tre tecnici del Soccorso Alpino che sono stati verricellati direttamente sul punto in cui si trovavano i quattro escursionisti. Dopo averli messi in sicurezza, i soccorritori li hanno imbragati e preparati per il recupero, effettuato al verricello con il supporto del tecnico di elisoccorso.
La famiglia, che in mattinata aveva raggiunto Casera Tuglia optando per un anello con il rientro da un sentiero alternativo, non si aspettava di dover affrontare tratti così impegnativi e, non disponendo di attrezzatura adeguata, si è trovata improvvisamente in difficoltà.
Grazie al pronto intervento del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia e alla sinergia con l’elisoccorso regionale, l’operazione si è conclusa senza conseguenze per gli escursionisti, che sono stati riportati in sicurezza a valle.