Acqua naturale a 8 euro, lo scontrino che fa infuriare i triestini in vacanza in Croazia
Una semplice bottiglia d’acqua naturale da 0,75 litri pagata ben 8 euro: è questo lo scontrino che sta facendo discutere e indignare molti triestini di ritorno dalle vacanze in Croazia.
La ricevuta, datata 20 agosto 2025 alle 19.01, mostra chiaramente il prezzo: “Aqua Filette negazirana 0,75” – 8 euro tondi. Un costo spropositato se confrontato con i listini italiani, dove una bottiglia analoga in un locale difficilmente supera i 2-3 euro.
lo sfogo dei turisti
“È un furto legalizzato”, commentano i triestini che hanno segnalato l’episodio, parlando di una “trappola per turisti” che rischia di rovinare l’immagine dell’accoglienza croata. L’amarezza è grande soprattutto perché, a pochi chilometri oltre confine, i prezzi sono nettamente più bassi.
Molti sui social hanno sottolineato come non si tratti di un episodio isolato: i rincari in Croazia, specie nelle zone turistiche, sono ormai frequenti e finiscono spesso al centro delle polemiche estive.
tra rincari e turismo di massa
Il caso riapre il dibattito sul caro-prezzi nelle località adriatiche: se da un lato la Croazia resta una meta amatissima dai triestini per vicinanza e bellezza del mare, dall’altro il rischio è che certe cifre allontanino i visitatori abituali.
Un dato è certo: quella bottiglia d’acqua a 8 euro è diventata simbolo di un’estate di rincari che sta facendo discutere più di qualsiasi cartolina di sole e mare.