Dipiazza duro in diretta: «Potete anche chiamarmi mona, ma non potete censurarmi» (VIDEO)

Dipiazza duro in diretta: «Potete anche chiamarmi mona, ma non potete censurarmi» (VIDEO)

Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza è intervenuto con toni accesi durante la diretta serale di Trieste Cafe, affrontando il tema della sua assenza in un servizio televisivo dedicato alla cerimonia con gli Alpini. Una polemica che il primo cittadino ha definito senza mezzi termini «una vergogna per la democrazia».

Secondo quanto dichiarato in diretta, Dipiazza ha affermato:
«La Costituzione ti autorizza a dire Dipiazza un mona, però non puoi fare queste cose di nascondermi alle manifestazioni»
, lamentando il fatto che la sua presenza, pur essendo stata registrata e documentata durante l’evento, non sarebbe stata mostrata nel servizio televisivo.

Il sindaco ha ricordato di essere stato effettivamente presente alla cerimonia degli Alpini, parlando di grande emozione e sottolineando che la mancata visibilità mediatica rappresenterebbe, a suo giudizio, un comportamento scorretto nei confronti dell’istituzione che rappresenta.

Nel suo intervento ha rimarcato un concetto chiave:
È legittimo criticare, è legittimo persino insultare un politico – «la Costituzione ti autorizza a dire Di Piazza un mona» – ma non è accettabile, secondo lui, che la comunicazione istituzionale venga distorta o manipolata fino a cancellare la sua presenza.

Un passaggio che mette in evidenza la tensione crescente tra amministrazione cittadina e una parte del dibattito pubblico, soprattutto quando si parla di rappresentazione mediatica e gestione degli eventi ufficiali.

Pur esprimendo il suo malcontento con espressioni forti, Dipiazza ha legato la protesta a un tema più ampio: la trasparenza dell’informazione e il rispetto del ruolo istituzionale del sindaco durante manifestazioni pubbliche di rilievo.

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