Giovani al voto, Brigante (Lega) - Spanghero (M5S): “Terzo mandato, democrazia o potere?” (VIDEO)
Nuova puntata di Giovani al voto, la trasmissione condotta da Luca Marsi in diretta su Trieste Cafe, che ogni giovedì porta al centro del dibattito le voci delle nuove generazioni della politica regionale. Ospiti di questa settimana Riccardo Brigante, consigliere comunale di Monfalcone (Lega), e Francesco Spanghero, coordinatore giovani del Movimento 5 Stelle di Trieste.
Il tema del terzo mandato: la scintilla del confronto
Brigante:
«Sono favorevole al terzo mandato. La sentenza della Corte Costituzionale va rispettata, ma credo metta in discussione la specialità della nostra regione. Il limite dei mandati dovrebbe essere una decisione autonoma delle regioni a statuto speciale. In democrazia sono i cittadini a decidere chi li governa: se un presidente ha lavorato bene, deve poter essere rieletto. Non è un privilegio, è una scelta popolare».
Spanghero:
«Capisco la logica di chi invoca la libertà di scelta degli elettori, ma resto contrario. L’alternanza è vitale per la democrazia: restare troppo a lungo al potere consolida meccanismi clientelari e rende il voto meno competitivo. Due mandati sono sufficienti, altrimenti si rischia di trasformare le istituzioni in feudi personali».
Brigante replica:
«Dire che i risultati sono già scritti è una mancanza di rispetto verso gli elettori. Se un governatore ha il consenso popolare, deve poter correre di nuovo. Nessuno garantisce la vittoria automatica: decide il voto. Io spero che il tema torni presto sui tavoli nazionali, perché figure come Fedriga meritano la possibilità di ripresentarsi».
Spanghero ribatte:
«Non è mancanza di rispetto, è constatare un dato di fatto. Troppo potere in una sola persona genera squilibri, indipendentemente dal partito. Il limite dei due mandati è una forma di tutela democratica, non una penalizzazione».
Politiche giovanili: investimenti o promesse?
Spanghero:
«Viviamo in una regione con molte risorse grazie allo statuto speciale, ma manca un collegamento reale tra scuola, università e mondo del lavoro. Serve più attenzione all’edilizia scolastica e al sostegno dei giovani lavoratori. Io guardo alla Toscana, dove si è tentato di introdurre un salario minimo di 9 euro l’ora: sarebbe un segnale forte anche per trattenere i ragazzi in regione».
Brigante:
«Il salario minimo non è competenza regionale, e comunque esiste già nei contratti collettivi. In Friuli Venezia Giulia la giunta Fedriga ha fatto molto per i giovani: penso alla dote finanziaria per l’autonomia, che aiuta le coppie a costruire un futuro, e ai progetti per trattenere i cervelli in regione. A Monfalcone abbiamo investito nel centro giovani, con laboratori ed eventi per coinvolgere ragazzi e ragazze. Il centrodestra sui giovani investe davvero».
Giovani in politica: una presenza ancora troppo rara
Spanghero:
«L’Italia è un Paese anziano, e le istanze dei giovani vengono ascoltate poco. Non servono solo quote, ma un reale spazio decisionale. I giovani devono poter contare di più, non solo essere rappresentati simbolicamente».
Brigante:
«A Monfalcone siamo tre under 30 in consiglio comunale, e uno di noi ha la delega alle politiche giovanili. È la dimostrazione che il centrodestra crede nei giovani. Il nostro compito è ridare fiducia alla politica e far capire che può essere uno strumento positivo di cambiamento».
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