Vivere nella natura ma perdere i figli: la storia che divide l’Italia raccontata da Gianluigi Nuzzi

foto screen canale 5 - mediaset- dentro la notizia [...]

Vivere nella natura ma perdere i figli: la storia che divide l’Italia raccontata da Gianluigi Nuzzi

Un sogno di libertà che rischia di trasformarsi in un dramma familiare. È la storia raccontata da “Dentro la notizia”, il programma di Canale 5 condotto da Gianluigi Nuzzi, che ha acceso i riflettori su una vicenda che sta scuotendo l’opinione pubblica: quella della coppia che vive con i tre figli in un bosco alle porte di Chieti, lontano dalla società e dalle regole della vita moderna.

La famiglia, composta da due gemelli di sei anni e da una bambina di otto, ha scelto di vivere immersa nella natura, cibandosi dei frutti del bosco, utilizzando un bagno tra le piante e rinunciando a molti dei comfort della vita cittadina. Ma soprattutto, i bambini non frequentano la scuola in presenza: seguono infatti un percorso di istruzione parentale, autorizzato dall’istituto scolastico locale, come previsto dalla legge, e al termine dell’anno sostengono gli esami di verifica.

Tuttavia, nel novembre 2024, dopo un episodio di intossicazione da funghi, la Procura dei Minori ha deciso di intervenire, chiedendo una valutazione sulle condizioni di vita della famiglia. Il Tribunale dei Minorenni ha disposto delle relazioni da parte degli assistenti sociali, che hanno analizzato la situazione e segnalato criticità, in particolare per la mancata frequenza scolastica e l’assenza di un pediatra di riferimento.

Durante la puntata, è intervenuto anche l’avvocato Angelucci, difensore della coppia, che ha illustrato la linea difensiva: “Ci auguriamo un provvedimento di archiviazione. Dai documenti e dagli accertamenti non sono emerse criticità tali da giustificare l’allontanamento dei bambini”. Il legale ha poi ricordato che, pur essendo ancora sotto controllo della magistratura, i minori sono stati comunque affidati ai genitori, segno che il Tribunale non ha ravvisato rischi immediati per la loro incolumità.

Ora la decisione finale è attesa entro fine mese. La magistratura minorile dovrà stabilire se la scelta di una vita alternativa, a contatto con la natura e lontana dai ritmi della società moderna, possa convivere con i principi di tutela dei minori. Un equilibrio fragile tra libertà di educazione e sicurezza dei figli, che mette in discussione i limiti della genitorialità e il confine tra scelta di vita e responsabilità sociale.