Farmacisti in presidio davanti alla Regione: “Servizi aumentano, ma stipendi fermi” (VIDEO)

Farmacisti in presidio davanti alla Regione: “Servizi aumentano, ma stipendi fermi” (VIDEO)

Mattinata di mobilitazione oggi, giovedì 6 novembre 2025, in via dell’Orologio a Trieste, davanti al Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, dove si è tenuto un presidio dei dipendenti delle farmacie private per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

Intervistata da Trieste Cafe, Matteo Calabrò, segretario regionale UilTucs  ha spiegato le motivazioni della protesta:

“Siamo in piazza per sollecitare un contratto che tenga conto della realtà attuale delle farmacie. Dopo la pandemia il nostro ruolo è cambiato: ci vengono richiesti sempre più servizi, più competenze e più responsabilità, ma non c’è stato alcun adeguamento economico. Abbiamo perso potere d’acquisto e non viene riconosciuta la nostra professionalità. Inoltre, molti corsi obbligatori di aggiornamento non sono retribuiti”.

I lavoratori chiedono dunque a Federfarma di tornare al tavolo delle trattative con proposte economiche concrete e una valorizzazione reale del personale, anche attraverso una revisione delle mansioni previste dal contratto.
“Chiediamo che siano riconosciute – ha aggiunto la rappresentante – le nuove attività che svolgiamo quotidianamente, dal supporto alle vaccinazioni alla consulenza sanitaria. È tempo che la categoria venga rispettata per quello che rappresenta: un presidio di salute per i cittadini”.

Durante il presidio, numerosi cartelli e striscioni hanno ribadito il messaggio dei partecipanti: “Stesso lavoro, stessi diritti”, “Professionalità da valorizzare, non da scontare”.

La manifestazione di Trieste si inserisce in una più ampia mobilitazione nazionale, che in questi giorni ha coinvolto varie città italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla condizione dei lavoratori delle farmacie private.

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