Trieste celebra i 150 anni del Palazzo Municipale, al via mostra che racconta la genesi di piazza e città

Trieste celebra i 150 anni del Palazzo Municipale, al via mostra che racconta la genesi di piazza e città

Un anniversario che intreccia storia, identità e memoria collettiva. Questa mattina, nella Sala Comunale d’Arte di piazza Unità, è stata inaugurata la mostra “Il Palazzo Municipale di Trieste. Genesi di un edificio, nascita di una piazza. 1875-2025”, evento cardine delle celebrazioni per i 150 anni del Palazzo Municipale, cuore civico e simbolico della città.

All’inaugurazione hanno preso parte l’assessore alle Politiche del Territorio Michele Babuder, il presidente del Consiglio Comunale Francesco Di Paola Panteca, i curatori Gianfranco Paliaga e Adelio Paladini dell’Archivio Tecnico Disegni del Comune, insieme a numerose autorità e cittadini.

“Un patrimonio prezioso, uno scrigno di memorie” – ha sottolineato Babuder – ringraziando i curatori per l’impegno con cui hanno riportato alla luce documenti, progetti e testimonianze storiche che raccontano la metamorfosi urbanistica e architettonica di Trieste.

Anche Panteca ha rimarcato l’importanza del momento: “Celebrare i 150 anni del Palazzo significa riaffermare il valore delle istituzioni. In tempi di disaffezione e distanza, occasioni come questa ricordano che le istituzioni lavorano per la comunità e che custodire la memoria è il primo passo per costruire un futuro più consapevole.”

la mostra: un viaggio nel tempo

Il percorso espositivo si snoda attraverso disegni, fotografie e documenti in gran parte inediti, che accompagnano il visitatore dalle prime ipotesi progettuali della piazza ottocentesca fino alla realizzazione del Palazzo Municipale ideato dall’architetto Giuseppe Bruni.

Particolare rilievo viene dato alle trasformazioni urbane di quegli anni: l’interramento del Mandracchio (1863), la demolizione della chiesa di San Pietro (1871), la costruzione del palazzo Modello (1872) e la sofferta scomparsa della Locanda Grande (1873). Tutti passaggi che portarono alla nascita di un edificio simbolico, soprannominato ironicamente “palazzo cheba” ma destinato a diventare il cuore pulsante della vita civica triestina.

Gli automi Mikez e Jakez, l’orologio, le tedofore, la Sala del Consiglio, la campana: dettagli e simboli che, svelati e raccontati dai materiali d’archivio, arricchiscono la narrazione di un gioiello architettonico inaugurato il 28 settembre 1875 e concepito come “sipario” della piazza più grande d’Europa affacciata sul mare.

un anniversario da vivere insieme

Dopo l’anteprima del 23 e 24 settembre, la mostra resterà aperta dal 28 settembre al 20 ottobre 2025 con ingresso gratuito. I visitatori riceveranno anche un abstract in italiano e inglese e una cartolina commemorativa con annullo speciale.

L’iniziativa è stata resa possibile dal sostegno dell’Assessorato alle Politiche del Territorio, con la collaborazione dell’arch. Dalla Betta e del dott. Roberto Prodan.

Un’occasione, dunque, non solo per riscoprire la storia di un edificio, ma per comprendere come il Palazzo Municipale e piazza Unità incarnino l’anima stessa di Trieste: una città che custodisce con orgoglio il proprio passato e lo trasforma in visione per il futuro.