La voce del basket: il 16 febbraio Federico Buffa celebra Kobe Bryant sul palco del Rossetti

La voce del basket: il 16 febbraio Federico Buffa celebra Kobe Bryant sul palco del Rossetti

Trieste si prepara ad accogliere un evento che promette di lasciare un segno indelebile: Federico Buffa, il più autorevole narratore sportivo italiano, approda al Politeama Rossetti il 16 febbraio 2026 con il suo nuovo spettacolo “Otto Infinito (Vita e morte di un mamba)”, dedicato alla figura iconica di Kobe Bryant.

Non sarà una semplice narrazione sportiva, ma un viaggio emozionante nella vita di un campione che ha incarnato la perseveranza, il fallimento e il riscatto. Attraverso parole, suggestioni e aneddoti, Buffa trasformerà il parquet del Rossetti in un palcoscenico universale dove il mito sportivo diventa metafora di vita.

Il titolo, Otto Infinito, richiama i due numeri che hanno segnato la carriera del campione NBA, ma anche l’eternità della sua eredità: la capacità di superare i limiti e di lasciare un segno che va oltre lo sport. Buffa, con la sua inconfondibile capacità affabulatoria, guiderà il pubblico triestino in una riflessione profonda sul significato di successo, caduta e rinascita.

La tappa al Rossetti non è casuale: Trieste, città che respira pallacanestro come poche altre, diventa il teatro perfetto per celebrare la leggenda del “Black Mamba”. In un momento storico in cui la città si riafferma nel basket nazionale, l’omaggio a Kobe acquista un valore ancora più potente, fondendo sport, cultura e identità collettiva.

I biglietti per la serata del 16 febbraio 2026 (ore 21.00) sono disponibili dalle ore 10:00 di mercoledì 24 settembre su Ticketone.it, Eilo.it, Vivaticket.it e nei punti vendita autorizzati. Le diverse tipologie di posto vanno dai 40 euro delle premium seat ai 22 euro delle economy II, permettendo a tutti di vivere da vicino una delle narrazioni più attese della stagione teatrale triestina.

Con questo spettacolo, Buffa non solo racconta Kobe Bryant, ma restituisce al pubblico il senso stesso dello sport come scuola di vita, dove ogni caduta diventa occasione di riscatto e ogni sogno un invito a superare i propri limiti.