“Non se ne può più!” urla di rabbia contro padroni incivili: “Trieste è un campo minato di cacchette”

Foto di Petra da Pixabay [...]

“Non se ne può più!” urla di rabbia contro padroni incivili: “Trieste è un campo minato di cacchette”

“Ormai non si cammina più, è un campo minato di cacche!” – sbotta un cittadino furioso, esasperato dopo l’ennesima passeggiata a slalom tra i marciapiedi del centro. Le sue parole rimbalzano come un urlo collettivo: perché quello che denuncia è sotto gli occhi di tutti, ovunque.

Le strade sembrano davvero un percorso a ostacoli, dove i passanti saltellano goffamente per evitare di schiacciare il “ricordino” lasciato da padroni incivili. Una scena che ormai si ripete ogni giorno, tra rabbia, disgusto e rassegnazione.

E non manca la polemica: “Non sono i cani i colpevoli, ma i loro padroni incivili, incapaci persino di chinarsi a raccogliere!”. Una rabbia che divide i cittadini: da una parte chi chiede controlli, multe salatissime e tolleranza zero, dall’altra i difensori ad oltranza dei quattro zampe, pronti a difendere i loro amici come creature innocenti e vittime inconsapevoli.

Ma la città, intanto, resta ostaggio delle cacche abbandonate. “Non è più una passeggiata, è una roulette russa con le scarpe”, commenta amaro chi ogni giorno affronta il marciapiede.

Una guerra urbana che sembra non avere fine: da una parte chi invoca pulizia e rispetto, dall’altra chi si trincera dietro l’amore per i cani. E in mezzo, le strade sempre più sporche.