Moglie, figlio e tanta voglia di lavorare: un uomo pensa di trasferirsi a Trieste e scatena le reazioni

Moglie, figlio e tanta voglia di lavorare: un uomo pensa di trasferirsi a Trieste e scatena le reazioni

Un uomo intenzionato a trasferirsi con la moglie e il figlio di 5 anni ha posto una domanda che ha acceso il dibattito sui social: “Trieste è una città accogliente?”. L’uomo si è presentato come molto lavoratore e pronto a iniziare una nuova vita nel capoluogo giuliano, ma i triestini hanno risposto con opinioni contrastanti, dando vita a un vero e proprio spaccato della città.

Una triestina ha avvertito: “È una città bella ma che non balla. La delinquenza cresce, i prezzi sono alle stelle, sia per comprare che per affittare. È molto sporca e i parcheggi sono un incubo. Persino attraversare sulle strisce può diventare pericoloso. La chiamano la Napoli del Nord”.

Un altro triestino ha confermato la visione negativa: “Un tempo era tranquilla, oggi è invasa da droga, rapine e scippi. Purtroppo la situazione è cambiata molto in pochi anni”.

Ma non tutti condividono questa lettura cupa. Una residente ha ironizzato: “Evidentemente è accogliente, vengono tutti qua!”. Un altro triestino ha sottolineato che, al di là dei difetti, la città resta splendida: “È meravigliosa, con mare e Carso. Non ascoltare i disfattisti: brontolano sempre ma poi restano qui a vivere”.

affitti, lavoro e precarietà: i nodi più citati

Tra i commenti, il tema del mercato immobiliare ricorre spesso. Una triestina ha spiegato: “Prima trova casa e lavoro, poi porta la famiglia. Altrimenti è un salto nel buio”. Un altro utente ha confermato: “Gli affitti sono quasi impossibili, negli ultimi mesi i prezzi sono schizzati alle stelle”.

Il lavoro è un altro nodo. C’è chi avverte che “i contratti sono spesso penosi e lo sfruttamento non manca”, mentre altri parlano di occasioni limitate soprattutto dopo i 30 anni. Un residente ha aggiunto: “Trieste non è una città con grandi industrie, il lavoro scarseggia, a meno che tu non sia nel porto, nell’edilizia o nella ristorazione”.

il carattere dei triestini: tra brontoloni e “scontrosa grazia”

Molti commenti si sono soffermati sul carattere dei triestini. Una triestina ha osservato che la gente è spesso fredda e scontrosa, mentre un altro utente ha ricordato come i triestini siano pronti a criticare la loro città, ma non accettino che lo facciano i foresti.

C’è chi descrive Trieste come un luogo popolato da “vecchi e matti”, ma anche chi mette in guardia contro gli stereotipi, sottolineando che molto dipende dagli ambienti che si frequentano.

Un triestino ha citato addirittura Umberto Saba, ricordando la famosa poesia sulla “scontrosa grazia” della città: un’immagine che racchiude bene l’ambivalenza di Trieste, capace di attrarre e respingere nello stesso tempo.

chi la difende: “una città unica in Italia”

Accanto alle critiche, non sono mancate parole di amore. Una triestina ha scritto: “Io mi sono trasferita qui e non tornerei mai indietro”. Un’altra ha aggiunto: “Trieste è stupenda, per i bambini ci sono i ricreatori, che sono unici in Italia”.

Un residente che ha vissuto anche all’estero ha spiegato: “Trieste è molto bella, con il mare e dintorni unici. È accogliente, non razzista, gli stranieri qui vivono senza problemi. Certo, ci sono difetti come traffico e prezzi, ma è tra i posti migliori dove vivere”.

un ritratto complesso e contraddittorio

Dalla discussione emerge l’immagine di una città dalle mille contraddizioni: amata e criticata allo stesso tempo. Trieste viene descritta come splendida sul piano paesaggistico e culturale, ma problematica per affitti, lavoro e pulizia urbana.

Il carattere dei triestini viene visto come brontolone e scorbutico, ma anche sincero e diretto. Qualcuno la paragona ironicamente a “Islamabad” o “alla Napoli del Nord”, altri la difendono come “una delle città migliori per vivere”.

In definitiva, la domanda resta aperta: Trieste è davvero una città accogliente? Forse la risposta è proprio in quel mix di bellezza, scontrosità e vitalità che la rende unica. Come ha scritto un triestino: “Solo vivendo la città si può capire se è adatta a te”.

foto sebastiano visintin