Giovane immigrato vince una borse di studio internazionale
Sulayman, giovane minore straniero non accompagnato, accolto nel percorso di affido familiare inserito nel progetto Sai-Sistema accoglienza integrazione del Comune di Corciano (Perugia), è risultato uno dei due vincitori in Italia del bando promosso dalla Commissione nazionale italiana per i collegi del mondo unito, pubblicato con il patrocinio dell'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, in collaborazione con Unicef e U-Report by Unicef. Il ragazzo, originario del Gambia e prossimo alla maggiore età, era arrivato in Italia con il sogno di riprendere gli studi interrotti e con l'obiettivo futuro di iscriversi all'università. Grazie a una borsa di studio del valore di circa 50 mila euro, potrà frequentare, per il biennio 2025-2027, il Collegio del mondo unito dell'Adriatico con sede a Duino (Trieste), una delle scuole internazionali più prestigiose al mondo. La borsa di studio coprirà i costi di iscrizione, vitto, alloggio, attività accademiche ed extracurriculari. Al termine del percorso, conseguirà il Diploma di baccellierato internazionale, che apre le porte alle più importanti università italiane e internazionali. Sulayman è stato ricevuto nel palazzo comunale, dove ha incontrato l'assessora al Welfare e alla coesione sociale, Giordana Tomassini, la vicesindaca Sara Motti e la consigliera comunale Silvia Guasticchi. "Siamo orgogliosi di Sulayman - ha commentato Tomassini - che con impegno, forza di volontà e straordinarie capacità è riuscito a conquistare un traguardo così importante. Essere uno dei due vincitori in tutta Italia è motivo di grande soddisfazione per lui, per la famiglia affidataria e per l'intera comunità di Corciano. Il suo percorso è la dimostrazione concreta che stiamo lavorando sulla strada giusta: quella di un'accoglienza che non è solo solidarietà, ma costruzione di futuro, opportunità e inclusione reale. Non posso che ringraziare tutti coloro che, nel dietro le quinte, lavorano assiduamente per la realizzazione del progetto". "Dopo tutto quello che ho ricevuto - ha raccontato Sulayman - sento il desiderio di restituire qualcosa di buono, tendendo la mano, un domani, a chi ne avrà bisogno". Grande soddisfazione è stata espressa anche dall'intera équipe del progetto Sai e dalla famiglia affidataria della signora Celine, che hanno accompagnato il giovane in questo percorso. Dal 2011, il Comune di Corciano - ricorda l'ente - è in prima linea nell'accoglienza dei minori in difficoltà, con percorsi innovativi di affido familiare professionale in collaborazione con realtà del Terzo settore come Frontiera Lavoro, Asad e Arcisolidarietà Ora d'Aria. Dal 2017, sono state avviate sperimentazioni uniche in Italia dedicate ai minori stranieri non accompagnati, oggi integrate nella rete nazionale Sai (Sistema accoglienza e integrazione) del ministero dell'Interno. (ANSA). PE
Foto di repertorio