Trieste capitale delle startup: dopo Trento, è la seconda in Italia

Una indagine di Unioncamere fotografa la spinta all’innovazione in regione. Trieste seconda provincia d’Italia per numero di start-up innovative. È il risultato del report di Unioncamere sul numero di nuove realtà aziendali iscritte nella speciale sezione del Registro delle Imprese nell’ultimo trimestre del 2020.
 
A commentare le analisi statistiche il dott. Gabriele Ferrieri Presidente dell'ANGI - Associazione Nazionale Giovani Innovatori. “Per il rilancio economico e sociale dell’Italia, è prioritario investire nei giovani e nell’innovazione come motori trainanti per il futuro del Paese. Auspichiamo che ci possa essere ascolto e apertura da parte delle massime istituzioni governative con il Presidente incaricato Mario Draghi alle nostre istanze a sostegno delle giovani generazioni e a quella trasformazione tecnologica e digitale, fondamentale per rendere l’Italia una vera smart nation”.
 
Tra i progetti proposti dall’Angi si punta all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, alla completa digitalizzazione del mondo della scuola, dell’Università e della ricerca, al colmare il digital divide tra le regioni del Nord e quelle del Sud, dando pari opportunità di formazione e lavoro a giovani e donne, e a disincentivare la fuga dei cervelli italiani all’estero creando reali opportunità di lavoro e di carriera per gli studenti più brillanti.
 
Infine, sul programma di Governo molte sono le ipotesi in campo. Il programma punta a risollevare le imprese e l’occupazione.  Non più quindi sussidi a pioggia, ma selettivi, per garantire la sopravvivenza delle imprese che potranno così trovare nuovi spazi di mercato. Si punta poi a rilanciare i cantieri, le grandi opere e le infrastrutture. La scelta di Draghi sarà sia di riattivare i cantieri fermi, sia di innescare piccole e medie opere destinate a comparti come il turismo che da tempo chiede infrastrutture a supporto delle proprie attività.