Romanzo del tram, Fabiana Romanutti racconta la storia che ha fatto sognare generazioni (VIDEO)

Romanzo del tram, Fabiana Romanutti racconta la storia che ha fatto sognare generazioni (VIDEO)

Un viaggio nel tempo a bordo del tram più amato dai triestini, tra aneddoti, cronache d’epoca e curiosità che sembrano uscite da un romanzo: è quanto accaduto nella diretta serale di Trieste Cafe condotta da Luca Marsi, che ha visto protagonista Fabiana Romanutti, autrice del libro “Tranway Trieste-Opicina: una storia vera”

Un racconto che affascina e unisce. Non è un caso se la terza parte delle dirette settimanali di Trieste Cafe ha fatto registrare particolare entusiasmo, riportando al centro dell’attenzione un simbolo senza tempo come il tram di Opicina, raccontato con passione e precisione storica da Fabiana Romanutti, editrice e direttrice del mensile Qubi.

Il volume – ha spiegato Romanutti – non è un saggio tecnico, ma una vera e propria narrazione storica che si legge come un romanzo. Frutto di una minuziosa ricerca tra gli archivi della Biblioteca Civica e dell’Archivio di Stato, il libro ripercorre la nascita e lo sviluppo del tram grazie a centinaia di articoli, fotografie e testimonianze. “L’idea – ha raccontato – è nata dalle emozioni legate alla riapertura del tram e dal desiderio di trasformare i documenti in una cronaca viva e coinvolgente”.

Come sottolineato durante la diretta, l’inaugurazione del tram nel 1902 fu un evento epocale: collegare la città all’altipiano rivoluzionò i rapporti tra Trieste e la sua periferia. “La scalata all’altipiano”, uno dei capitoli centrali del libro, ricorda infatti quanto fu cruciale quell’impresa per trasformare Opicina nella “Svizzera dell’Adriatico”, con l’arrivo di villeggianti e della borghesia cittadina, attratta dall’aria fresca e dalle bellezze naturali.

Tra le tante storie raccolte nel volume non mancano gli aneddoti curiosi: come i “dongiovanni del tram”, pronti a salire in carrozza per corteggiare le fanciulle, o l’eleganza del Grand Hotel Obelisco, meta della Trieste bene e luogo privilegiato per vedere e farsi vedere.

Romanutti ha raccontato come sia riuscita a rendere scorrevoli anche i materiali più complessi, lavorando come se montasse un film: cronache contrapposte, opinioni politiche dell’epoca, polemiche e piccoli scandali, tutto reso accessibile anche al lettore meno esperto. “Il libro è pensato per tutti – ha detto – anche per chi vuole portarselo in spiaggia: sono solo 110 pagine, piene di immagini, curiosità e momenti sorprendenti”.

Durante l’intervista, Romanutti ha anche annunciato un evento speciale in preparazione: una presentazione del libro sul tram stesso, con viaggio itinerante e copie a disposizione per i passeggeri. “Sarà un’occasione unica per rileggere la nostra storia direttamente dai finestrini del tram”, ha anticipato.

Non è la prima volta che l’autrice si cimenta in progetti di valorizzazione culturale triestina: oltre al libro sul tram, ha firmato la prima guida delle osmize, venduta con successo anni prima delle versioni online, e un volume innovativo sui sardoni, realizzato insieme a Nicola Santini. “Mi piace anticipare i tempi – ha concluso – e raccontare Trieste con passione, anche se non sono triestina di nascita. Ormai, però, lo sono diventata col cuore”.

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