A Matteo Parenzan il Mulo de Oro 2025: Trieste celebra il suo campione paralimpico
La Sala di rappresentanza della Regione ha ospitato oggi la cerimonia di conferimento del Premio “Mulo de Oro” 2025, il riconoscimento del Panathlon Club Trieste che ogni anno celebra personalità e realtà sportive del capoluogo capaci di distinguersi per merito, risultati e aderenza agli ideali del sodalizio.
Quest’anno il prestigioso premio è stato assegnato a Matteo Parenzan, giovane triestino e campione paralimpico di tennistavolo a Parigi 2024, simbolo di talento, dedizione e orgoglio sportivo per la città e per l’intero Friuli Venezia Giulia.
Fedriga: “Un esempio che rimane nel tempo”
Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha voluto sottolineare la portata di questo riconoscimento:
“Matteo Parenzan è un grande esempio e motivo di orgoglio per tutti noi. Con impegno, caparbietà e talento sta portando in alto i colori di Trieste, del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia. Le persone che rivestono ruoli istituzionali sono destinate a cambiare nel tempo, mentre le persone di valore rimangono. Per questo auspico che la collaborazione fra Regione e Matteo possa continuare ancora a lungo”.
Dalle Paralimpiadi al ruolo di ambasciatore
Ventiduenne, studente all’Università di Trieste e già portabandiera dell’Italia alla cerimonia di chiusura dei Giochi paralimpici di Tokyo 2020, Parenzan è anche ambasciatore dello sport paralimpico, impegnato a promuovere lo sport tra i giovani come strumento di inclusione e crescita.
Una carriera luminosa e ancora tutta da scrivere
Alla cerimonia hanno preso parte anche gli assessori regionali Pierpaolo Roberti (Sicurezza) e Fabio Scoccimarro (Ambiente), che hanno rivolto al campione gli auguri per nuovi traguardi internazionali. Parenzan, che fa parte del Gruppo sportivo paralimpico della Difesa, rappresenta oggi una delle voci più forti dello sport italiano e un punto di riferimento per le nuove generazioni.
Con il conferimento del Mulo de Oro 2025, Trieste non celebra soltanto un atleta vincente, ma un simbolo di resilienza, passione e appartenenza che continua a ispirare la comunità sportiva e civile.