Centrosinistra, Renzi: "Obbiettivo è costruire Casa riformista per vincere"
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in una intervista al "Foglio" dice che "il nostro obiettivo e' costruire la Casa riformista e farlo per far vincere il centrosinistra". E qui il senatore inizia a snocciolare una serie di numeri: "La sinistra sta al 40 per cento. O ci mettiamo il carico noi con un 6-7 per cento o rivince la Meloni e stavolta si prende il Quirinale, non solo Chigi. E lo prende per se', eh. Altro che Tajani o Mantovano". Renzi ne e' talmente convinto che aggiunge dei dettagli figurati, a questo scenario: "Nella sua testa sta gia' prendendo le misure delle stanze di Mattarella e ha ragione chi dice che lo fa per cambiare l'impianto costituzionale de facto. Lei si vuole prendere i poteri del governo e sommarli a quelli del Quirinale che pero' sono stati pensati per un arbitro, non per un giocatore. Giorgia vuole fare la centravanti, l'allenatrice, l'arbitro. E comunque - aggiunge - non si fida di chi sta al Var. Perche' si fida solo di se' stessa, della sorella e della segretaria". Per questo la Casa riformista, ragiona Renzi, ha necessita' di prendere forma il prima possibile: "Diciamola tutta: la Leopolda e' l'atto costitutivo di questo contenitore, certo. Ma questo contenitore funziona se si aprira' al mondo anche esterno alla Leopolda e soprattutto a Italia Viva. Noi abbiamo sondaggi che ci danno tra il 2 e il 3 per cento. Senza di noi la Casa riformista non si fa. Ma solo con noi la Casa riformista non serve. Io ne sono consapevole e per questo lavoro da mediano anziche' da centravanti. Come diceva quello e' un duro lavoro ma qualcuno deve pure farlo".
Nel frattempo - osserva ancora l'ex premier -, "nel silenzio di tutti abbiamo messo in piedi il simbolo di Casa riformista in cinque regioni. In Calabria faremo agevolmente il quorum e io penso che supereremo il 5 per cento. In Toscana possiamo arrivare all'8 per cento, visto che Iv l'altra volta, da sola, era al 4,5 per cento. In Campania sogno la doppia cifra perche' abbiamo una squadra fortissima. Su Puglia e Veneto sara' piu' in salita ma il sostegno di Decaro e Manildo ci aiutera'. Perche' poi i sondaggi ognuno se li tira come vuole ma contano i voti". Renzi osserva che "Elly Schlein ha spostato il Pd a sinistra. Non e' la mia tazza di te', come si dice. Ma va riconosciuto che ha avuto il consenso per farlo. Avs e Cinque stelle stanno oggettivamente piu' a sinistra. Rimane un centro sguarnito: gente che non vuole votare Vannacci, che ritiene Tajani debole, che non considera Salvini affidabile e che dopo aver strizzato l'occhio alla Meloni inizia a pensare che la premier stia perdendo l'equilibrio puntando diritta ai pieni poteri, tra un caso Paragon e un caso Almasri. Questa gente riformista, moderata, di buon senso esiste: diamo loro una casa o la lasciamo pascolare nelle praterie dell'astensione?", conclude. (Agenzia_Nova) -(Rin)