Molo Audace gremito per la flottiglia civile: Trieste al fianco della popolazione di Gaza (FOTO-VIDEO)

Molo Audace gremito per la flottiglia civile: Trieste al fianco della popolazione di Gaza (FOTO-VIDEO)

Diverse centinaia di persone si sono radunate ieri sera al Molo Audace per partecipare alla manifestazione in sostegno della Global Sumud Flotilla, la più grande flottiglia civile dall’inizio dell’assedio di Gaza. Delegazioni provenienti da oltre quaranta Paesi hanno dato vita a questa iniziativa internazionale con un obiettivo preciso: rompere l’isolamento della Striscia e portare aiuti umanitari a una popolazione che da anni vive in condizioni di estrema difficoltà.

il gesto simbolico del “message in a bottle”

La manifestazione, promossa in Italia dal movimento Global Movement to Gaza, ha invitato i cittadini del Friuli Venezia Giulia a portare un messaggio, una piccola bandiera palestinese o un disegno, da inserire in una bottiglia di vetro e affidare al mare. Un gesto evocativo che ha richiamato l’iniziativa del 2022, quando centinaia di giovani palestinesi a Gaza affidarono al Mediterraneo i loro messaggi di resistenza e speranza.

le parole di elena danielis (m5s)

Tra gli interventi dal palco, quello di Elena Danielis, coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle in FVG, che a Trieste Cafe ha dichiarato:
«L’iniziativa internazionale Global Sumud Flotilla è fondamentale perché l’obiettivo è rompere l’assedio a Gaza, rompere l’assedio mediatico e quello delle informazioni. Vogliamo portare il genocidio dei palestinesi sulle prime pagine, far capire che la società civile dal basso chiede di interrompere il massacro. Stiamo cercando di convincere il mondo che è ora di intervenire su Gaza. È importantissimo essere presenti e sostenere l’iniziativa».

la testimonianza della cgil

Parole di forte impatto anche dalla CGIL, che ha partecipato con una delegazione guidata da Andrea Dean, Segretario Generale della Fisac CGIL Trieste. Nel suo intervento ha affermato:
«Oggi siamo qui non solo per parlare, ma per testimoniare. Per dire, con la forza delle nostre voci e dei nostri cuori, che non ci arrendiamo all’indifferenza. Non possiamo accettare che a poche ore di volo da qui milioni di persone vivano sotto assedio, private di acqua, cure, libertà e speranza.

Il blocco navale imposto da Israele alla Striscia di Gaza è una ferita aperta nel corpo del mondo. Chi tenta di forzarlo non lo fa con le armi, ma con la dignità e con la nonviolenza, cercando di rompere il silenzio. Restare immobili significa avallare lo stato delle cose. Noi invece vogliamo dire che quelle barche non sono sole.

La CGIL ha sempre creduto che i diritti o sono universali o non sono diritti. Per questo non possiamo accettare che a Gaza un intero popolo sia privato del diritto alla vita, alla salute, alla libertà di movimento. Essere per la pace non significa stare fermi: significa scegliere, prendere posizione, alzare la voce.

Da Trieste, città di confine e di incontro, lanciamo un messaggio chiaro: la pace si costruisce con i ponti, non con i blocchi; con la solidarietà, non con l’assedio; con la dignità, non con la paura. Nessun blocco potrà fermare la solidarietà, nessuna barriera potrà cancellare la speranza di libertà».

un segnale da trieste

La presenza di centinaia di cittadini, associazioni e delegazioni al Molo Audace ha trasformato l’appuntamento in un momento di forte partecipazione collettiva, con Trieste che ha voluto unirsi al coro internazionale contro l’assedio di Gaza e a sostegno della flottiglia della società civile.

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