Trieste guida il cambiamento: al via il progetto "benessere organizzativo" di ASUGI
Questa mattina nella Sala Coc della Caserma S. Sebastiano, alla presenza dell'assessore alle Politiche della sicurezza cittadina, Caterina de Gavardo, dell'assessore alle Politiche delle Risorse Umane, Stefano Avian, del Comandante della Polizia Locale, Walter Milocchi, del direttore del Servizio Risorse Umane e “disability manager”, Manuela Sartore, e in rappresentanza dell'ASUGI, Federico Ronchese si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Progetto dell'Asugi “Benessere organizzativo” a cui il Comune di Trieste ha aderito.
Il Comune di Trieste ha aderito al progetto WHP (Workplace Health Promotion), un'iniziativa che mira a promuovere l'adozione di pratiche salutari nei luoghi di lavoro. L’obiettivo è trasformare l’ambiente lavorativo in uno spazio che favorisca scelte consapevoli e stili di vita sani, contribuendo al benessere fisico e mentale di chi vi opera.
“Si tratta di un progetto importante, a cui come Polizia Locale teniamo molto, perché non solo promuove uno stile di vita sano, ma ne facilita anche l’adozione all’interno dei luoghi di lavoro – ha affermato l'assessore alle Politiche della sicurezza, Caterina de Gavardo -. Sono particolarmente orgogliosa che, come primo luogo scelto, sia stata individuata proprio la nostra Caserma, attorno alla quale gravitano quotidianamente circa 280 persone – tra operatori, personale amministrativo e cittadini che si rivolgono a noi per i più diversi motivi. Anche loro avranno così l’opportunità di essere coinvolti in questa iniziativa.”
“La Caserma è stata coinvolta su tre fronti fondamentali: la promozione di uno stile di vita sano, attraverso una campagna di comunicazione visiva – con cartelloni, adesivi motivazionali posti sulle scale e volantini informativi. La disincentivazione del fumo, per supportare chi desidera abbandonare questa abitudine e tutelare la salute di tutti. L’apertura e l’inclusione delle persone con disabilità, un passo fondamentale verso un ambiente davvero accessibile e accogliente per tutti. Tre temi centrali che, come Corpo di Polizia Locale, abbiamo pienamente abbracciato.”
“Un sentito ringraziamento all'assessore alle Politiche delle Risorse Umane, Stefano Avian, al direttore del Servizio Risorse Umane e “disability manager”, Manuela Sartore e al rappresentante di ASUGI, Federico Ronchese, per aver scelto proprio il nostro Comando come punto di partenza per questo percorso virtuoso.”
“Come diceva Arthur Schopenhauer, “la salute non è tutto, ma senza la salute tutto è niente”. Una frase che, già alla fine del Settecento, sottolineava quanto il concetto di salute fosse centrale per la qualità della vita.”, ha esordito l'assessore alle Politiche delle Risorse Umane, Stefano Avian.
“Oggi, con grande orgoglio, posso dire che il mio Dipartimento ha svolto un gran lavoro perché siamo, infatti, il primo Comune ad aderire al progetto WHP – Workplace Health Promotion, un'iniziativa che promuove ambienti di lavoro sani, sostenibili e favorevoli all’adozione di stili di vita salutari. Il progetto, avviato nell’aprile del 2024, trova oggi la sua prima concreta attuazione presso la sede della Polizia Locale. È solo l’inizio, ma rappresenta già un modello che auspichiamo possa essere presto esteso a tutti i dipartimenti del Comune di Trieste.”
Il direttore del Servizio Risorse Umane e “disability manager”, Manuela Sartore ha detto “promuovere uno stile di vita sano significa prendersi cura non solo della persona, ma anche del contesto in cui vive e lavora. Tra le azioni concrete avviate in questo progetto, c’è la promozione di uno stile di vita attivo, anche attraverso piccoli gesti quotidiani, come l’invito a utilizzare le scale al posto dell’ascensore, sottolineato da una comunicazione visiva diffusa all’interno della sede.”
“Per quanto riguarda il tema di un ambiente libero dal fumo, oltre ai materiali informativi – come volantini e cartellonistica – l’Amministrazione ha organizzato un corso di formazione dedicato ai datori di lavoro delegati e ai preposti, coloro che per primi hanno un ruolo chiave nel dialogo con i dipendenti anche in termini di salute e prevenzione. Il corso, in programma a dicembre, sarà focalizzato sugli effetti negativi del fumo e le strategie per contrastare il tabagismo nei luoghi di lavoro.”
“Un altro pilastro fondamentale del progetto è quello delle pratiche di inclusione. Come disability manager, il mio impegno è volto al reinserimento e al supporto dei dipendenti con disabilità fisiche, psichiche o affetti da patologie croniche. Anche questa è una dimensione essenziale del benessere organizzativo. Anche in questo ambito è previsto un corso di formazione volto a fornire strumenti operativi utili per favorire l’inclusione, anche attraverso gli "accomodamenti ragionevoli", ovvero tutti quegli interventi che possono rendere l’ambiente lavorativo più accessibile e funzionale. Il corso includerà probabilmente anche l’intervento di una psicologa del lavoro, per approfondire gli aspetti relazionali e organizzativi.”
“Per noi, stile di vita sano significa anche famiglia sana, comunità sana. Ringrazio sentitamente anche il nostro RSPP per la collaborazione e il supporto tecnico. Confido che tutti i dipendenti accolgano questo progetto con apertura e partecipazione, perché il cambiamento nasce dai piccoli gesti condivisi, che costruiscono ogni giorno un ambiente di lavoro più sano, inclusivo e attento alle persone”, ha concluso la Sartore.
Federico Ronchese, rappresentante ASUGI dopo aver ringraziato tutti quelli che hanno creduto al progetto ha approfondito il concetto di salute. “La salute non è più assenza di malattia ma uno stato di benessere fisico, mentale e sociale e in questa definizione ci stanno tutti i progetti che noi abbiamo adottato e adotteremo in futuro e il progetto di promozione della salute nelle organizzazione lavorative ha questo obiettivo.”
“Aldilà della gestione dei rischi classici sui luoghi di lavoro abbiamo anche la gestione dei rischi “extralavorativi”, quindi la tutela della salute e promozione dell'attività fisica la disassuefazione dal fumo di sigaretta, un'alimentazione sana, perché i lavoratori acquisiscano competenza e consapevolezza anche sotto questo profilo. Quindi il luogo di lavoro, dove tutti noi trascorriamo gran parte della giornata lavorativa, è un microcosmo che deve diventare un microcosmo di opportunità di promozione della salute. “
Il progetto è stato attuato per la Polizia Locale, presso la caserma di via Revoltella e per il primo anno, ha riguardato le aree tematiche 2, 3 e 5 relative a:
- le pratiche per favorire l’adozione competente e consapevole di uno stile di vita attivo (area 2 attività fisica),
- le pratiche per creare un ambiente di lavoro “libero dal fumo” e incentivare la cessazione (area 3 fumo di tabacco).
- le pratiche di inclusione, reinserimento e supporto ai dipendenti con disabilità fisiche, psichiche e patologie croniche (area 5).
Area tematica 2 (area attività fisica)
Tra le azioni promosse, particolare attenzione è stata dedicata all’incentivazione dell’uso delle scale al posto dell’ascensore, come semplice ma efficace pratica quotidiana per favorire il movimento e migliorare il benessere fisico.
Sono stati installati cartelloni motivazionali nei pressi delle scale e degli ascensori con messaggi positivi e informativi sui benefici che derivano dal movimento.
Sulle rampe delle scale utilizzate dal personale sono stati applicati adesivi che indicano il numero di calorie consumate e riportano messaggi motivazionali, per rendere visibile e immediata la percezione del legame tra movimento e salute.
Inoltre su ogni piano sono stati collocati volantini informativi che illustrano in modo chiaro i vantaggi derivanti dalla scelta di utilizzare le scale, sottolineando come questo gesto possa contribuire al benessere fisico. I volantini sono stati riposti sia nelle aree riservate ai dipendenti sia nell’atrio accessibile anche all’utenza.
Area tematica 3 (area fumo di tabacco)
Sono stati predisposti volantini informativi contenenti i riferimenti del centro di prevenzione e cura del tabagismo per facilitare l’accesso alle risorse esistenti e per promuovere un ambiente di lavoro sano e libero dal fumo.
Anche in questo caso i volantini sono stati riposti sia nelle aree riservate ai dipendenti sia nell’atrio accessibile anche all’utenza.
Sono state fissate 2 date (12 novembre e 10 dicembre) in cui il medico competente terrà corsi informativi dedicati ai rischi del fumo e alla prevenzione.
Si sta lavorando inoltre ad un regolamento anti fumo che integrerà il Codice di Comportamento del Comune, estendendo il divieto anche all’uso delle sigarette elettroniche e introducendo la possibilità di istituire aree blu dedicate ai fumatori.
Area tematica 5 (inclusione e supporto ai dipendenti)
Il Comune di Trieste risulta già da tempo impegnato sul tema dell’inclusione lavorativa, grazie anche alla presenza del Disability Manager.
È attiva una casella di posta dedicata (disabilitymanager@comune.trieste.it) alla quale i dipendenti possono rivolgersi per richiedere un colloquio, segnalare barriere architettoniche, o proporre soluzioni per migliorare le proprie condizioni lavorative (ad esempio richiedere dispositivi di supporto, modalità di lavoro flessibili come lo smart working, l’accomodamento ragionevole).
All’interno della Intranet del Comune di Trieste è inoltre presente una pagina dedicata al Disability manager ed una parte dedicata all’accessibilità, a conferma dell’impegno dell’Ente nella promozione di ambienti di lavoro inclusivi e attenti al benessere di tutti i dipendenti.