Il Festival di Trieste si apre con la giovane stella Giulia Rimonda nella sala del Consiglio Comunale

Il Festival di Trieste  si apre con la giovane stella Giulia Rimonda nella sala del Consiglio Comunale

È stata la Sala del Consiglio Comunale a trasformarsi ieri sera in palcoscenico d’eccezione per il concerto inaugurale della terza edizione del Festival di Trieste – Il Faro della Musica, organizzato dalla Società dei Concerti in co-organizzazione con il Comune di Trieste, nell’ambito di Trieste Estate 2025.

Alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale, Francesco di Paola Panteca, il Festival ha preso ufficialmente il via con un evento che ha unito musica, istituzioni e comunità. Una cerimonia solenne che è stata anche trasmessa in diretta streaming, a testimonianza della volontà di rendere la cultura sempre più accessibile.

un festival tra tradizione e innovazione
Il “Faro della Musica” si conferma un punto di riferimento per la città: una rassegna pensata per esplorare il futuro dell’arte e della musica, con un cartellone che spazia tra grandi classici e linguaggi contemporanei. Il programma, che proseguirà fino al 14 settembre, vede la collaborazione del Teatro Lirico G. Verdi, del Conservatorio G. Tartini e della Scuola di Musica 55 – Casa della Musica, oltre al sostegno fondamentale del Ministero della Cultura, della Regione FVG, del Comune di Trieste, dei main sponsor Generali Italia SpA – Valore Cultura e CiviBank SpA – Gruppo Sparkasse, della Fondazione CRTrieste, delle Fondazioni Casali ETS e di diversi mecenati ArtBonus.

giulia rimonda incanta il pubblico triestino
Protagonista assoluta del concerto inaugurale è stata la violinista Giulia Rimonda, giovane talento già acclamato a livello internazionale e direttrice artistica della sezione giovani del Viotti Festival di Vercelli.

Con la sua tecnica impeccabile e una sensibilità interpretativa rara, Rimonda ha guidato il pubblico in un viaggio sonoro attraverso secoli e stili, dalla spiritualità barocca di Johann Sebastian Bach alla modernità di Eugène Ysaÿe, fino alla brillante teatralità di Fritz Kreisler.

La serata si è aperta con l’Allemanda dalla Partita n. 2 in re minore BWV 1004 di Bach, seguita dalla Sonata n. 4 di Ysaÿe, opera emblematica del virtuosismo novecentesco. Il percorso è proseguito con il Preludio e la Loure dalla Partita n. 3 in mi maggiore BWV 1006 di Bach, per concludersi con il Recitativo e Scherzo op. 6 di Kreisler, un brano capace di coniugare intensità drammatica e leggerezza scenica.

un faro acceso sulla città
L’esibizione, accolta con entusiasmo e applausi calorosi, ha dato il tono a un Festival che nelle prossime giornate porterà a Trieste grandi interpreti e nuove proposte, illuminando la città con la forza universale della musica.

Con il suo cartellone ricco e la capacità di intrecciare tradizione e innovazione, il “Faro della Musica” continua a consolidarsi come una delle manifestazioni culturali più attese dell’estate triestina.