Conan, il fiuto della sicurezza: in soli 3 mesi 62 sequestri e 19 denunce grazie all’unità cinofila

Conan, il fiuto della sicurezza: in soli 3 mesi 62 sequestri e 19 denunce grazie all’unità cinofila

Bilancio più che positivo per i primi tre mesi di attività dell’unità cinofila della Polizia Locale di Trieste, presentato ufficialmente questa mattina in conferenza stampa dall’assessore alle Politiche della Sicurezza Cittadina Caterina de Gavardo, affiancata dal comandante Walter Milocchi e dal consigliere comunale Gabriele Cinquepalmi.

Protagonista assoluto del progetto è Conan, pastore belga malinois di otto anni, arruolato a partire da maggio nel Nucleo Interventi Speciali del Corpo locale, sotto la guida del vice ispettore Alessandro Zecchin. Un cane addestrato con comprovata esperienza operativa, già attivo in passato a Bibione, oggi simbolo concreto di prevenzione e deterrenza contro degrado urbano e microspaccio.

Un progetto partito da lontano: “Trieste all’avanguardia nella sicurezza urbana”

“Sono molto soddisfatta dei risultati fin qui ottenuti”, ha dichiarato l’assessore de Gavardo, sottolineando come il progetto sia “frutto di un lungo lavoro avviato anni fa, inedito per la nostra città e fortemente voluto dall’Amministrazione”. Un’idea nata anche grazie al consigliere Cinquepalmi e alla collaborazione con il Comune di San Michele al Tagliamento, che ha permesso il trasferimento di Conan e del suo conduttore. “Conan è stato accolto con entusiasmo da tutta la Polizia Locale — ha aggiunto — ed è diventato parte integrante del nostro presidio urbano”.

Un bilancio concreto: 62 sequestri di droga, 44 violazioni e 19 denunce in tre mesi

Il comandante della Polizia Locale Walter Milocchi ha snocciolato i numeri che certificano l’efficacia dell’unità cinofila:

  • 62 sequestri di sostanze stupefacenti,

  • 44 violazioni accertate per detenzione,

  • 19 persone denunciate per traffico di droga.

Si tratta di risultati significativi ottenuti in appena tre mesi di attività. “Conan è impiegato ogni giorno nelle zone segnalate come sensibili — ha spiegato Milocchi — come giardini pubblici, aree pedonali e scalinate cittadine. La sua presenza è preziosa non solo per intercettare microspaccio e degrado, ma anche per scoprire i nascondigli più insidiosi dove vengono celate sostanze illecite”.

Collaborazioni interforze e operazioni fuori provincia: “Un cane al servizio della legalità”

Il valore di Conan si misura anche al di fuori dei confini comunali. L’assessore de Gavardo ha ricordato come l’unità sia già stata impiegata in interventi congiunti con i Carabinieri e operazioni su richiesta di Forze dell’Ordine di altre città, a testimonianza della professionalità e credibilità del binomio operativo.

Tra gli interventi di maggiore rilievo:

  • il supporto fornito alla Squadra Mobile di Treviso in un’indagine di ampio respiro sullo spaccio di droga da parte di cittadini caraibici e sudamericani, con l’impiego di 13 unità cinofile,
  • i controlli nella vasta area del Porto Vecchio – Porto Vivo, dove la capacità di movimento di Conan ha permesso di coprire distanze elevate in tempi rapidi, risultando fondamentale per operazioni di sicurezza e presidio.

Prevenzione e deterrenza nei parchi: “La città apprezza Conan, segno di fiducia nelle istituzioni”

Oltre agli aspetti repressivi, l’introduzione dell’unità cinofila ha anche una forte valenza simbolica. “Conan è molto amato dai cittadini — ha sottolineato de Gavardo — e ovunque vada riceve segni di apprezzamento, soprattutto dai più giovani. La sua presenza ha un importante effetto deterrente, ma anche educativo”.

Il cane agisce principalmente in ambito preventivo, specialmente nei parchi pubblici e nei giardini, luoghi sensibili per la frequentazione giovanile e spesso segnalati come a rischio. Non esistono — ha precisato l’assessore — zone della città con fenomeni di spaccio particolarmente radicati, ma proprio per questo è necessario un monitoraggio costante e capillare.

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