Ex Fiera, “colata di cemento senza visione”: Adesso Trieste all’attacco del progetto su Montebello
Si alza il livello dello scontro politico attorno al futuro dell’ex Fiera di Trieste, nel cuore del rione di Montebello. Adesso Trieste lancia l’allarme, portando in Consiglio comunale — su iniziativa delle forze di opposizione e con il consigliere Riccardo Laterza primo firmatario — una mozione per ridiscutere il Piano Attuativo Comunale (PAC) della vasta area oggi oggetto di un ambizioso progetto immobiliare.
Secondo Laterza, quello dell’ex Fiera è “l’ennesimo caso in cui l’interesse pubblico si è via via dissolto”. Nel 2017, al momento dell’acquisto da parte di MiD, la previsione era chiara: edificabilità del 35%, con almeno il 30% dei volumi a destinazione residenziale e la realizzazione di parcheggi pubblici.
Ma con la variante urbanistica del 2020, tutto cambia: l’edificabilità sale al 75% e l’area diventa a prevalente destinazione commerciale. “Non si può confondere l’interesse di un imprenditore con quello collettivo” – ammonisce Laterza.
Cambio di proprietà e comunicazione tardiva: “Comune impreparato”
A rincarare la dose è Federico Monti, portavoce di Adesso Trieste, che punta il dito contro le modalità di subentro nella proprietà. La società Commercianti Associati (CONAD) ha acquistato l’area da MiD a novembre 2024, ma la comunicazione ufficiale al Comune è arrivata solo a fine marzo 2025.
“Un passaggio gestito con superficialità — denuncia Monti —. L’Amministrazione farebbe bene a valutare con attenzione la serietà di chi si presenta con progetti milionari, come accadrà anche per l’area dell’ex Silos”.
Montebello dimenticato: ciclabilità e vivibilità sacrificate
Anche Kevin Nicolini, consigliere comunale di Adesso Trieste, interviene con forza: “Montebello è uno dei rioni dimenticati dalla giunta Dipiazza, che pensa solo al salotto buono del centro”. Dopo la chiusura della Galleria e la ciclabile di viale D’Annunzio realizzata su marciapiede, ora il progetto ex Fiera rischia di calare dall’alto senza tenere conto del tessuto urbano.
Il gruppo propone modifiche radicali alla viabilità, in particolare per viale Ippodromo, dove si chiede di evitare la ciclabile sul marciapiede, e per la nuova via Rossetti, dove si invoca l’inserimento di un percorso ciclabile in grado di connettere il campus scolastico dell’ex Caserma.
Parcheggi: saldo negativo, servono convenzioni con il centro commerciale
L’analisi dei parcheggi è impietosa. Riccardo Laterza sottolinea come, nonostante la variante prevedesse un incremento di 150 stalli pubblici, il bilancio finale sia in negativo di 48 posti.
Nel dettaglio:
- 123 parcheggi persi in piazzale De Gasperi
- 43 in via Rossetti
- 32 in via Settefontane
- 150 nuovi stalli realizzati sul tetto del nuovo edificio commerciale
Un saldo che mette in crisi la mobilità del quartiere. Per questo Adesso Trieste propone una convenzione per l’utilizzo dei 1250 posti auto privati previsti nel parcheggio del centro commerciale: “Senza un accordo — sottolineano — quegli stalli rischiano di restare deserti”.
De Gasperi e Foraggi: piazze da ripensare con i cittadini
Infine, Barbara Chiarelli, portavoce del movimento, pone l’attenzione sulla necessità di riprogettare in chiave partecipata piazzale De Gasperi e piazza Foraggi.
Per la prima, si chiede di eliminare la prevista recinzione — limitandola solo all’area giochi — così da preservarne la fruibilità serale, specialmente in estate. L’arredo urbano, secondo Adesso Trieste, dovrebbe essere disegnato ascoltando le idee della popolazione giovanile, come già avvenuto con il progetto PART-Y.
Su piazza Foraggi, viene ricordato che le opere di riqualificazione non sono attualmente finanziate, ma il gruppo chiede di garantire comunque un futuro all’area, con spazi aggregativi, giochi e la conferma del mercato rionale.