Sarah Jane Morris al TriesteLovesJazz, Sabato 26 luglio
Icona del soul jazz moderno, con una voce unica, tra blues, rock, jazz e soul e con un’estensione di quattro ottave da far venire la pelle d’oca, la cantante britannica Sarah Jane Morris è stata accostata a Sarah Vaughan e Billie Holiday, anche se lei stessa ama dire di sé: «Nina Simone incontra Janis Joplin». Un feeling unico la lega all’Italia (dal Festival di Sanremo – la prima volta nel 1991 in duetto con Cocciante – alla collaborazione con Mario Biondi) il cui pubblico l’ha sempre ricambiata con un successo che dura ininterrotto da oltre trent’anni. La prima data italiana del tour attuale è a Trieste, sabato 26 luglio alle 21 in Piazza Verdi a ingresso libero, per la diciannovesima edizione del Festival Internazionale TriesteLovesJazz, promosso dal Comune nell’ambito di TriesteEstate ed organizzato dalla Casa della Musica/Scuola di Musica55. La accompagnano Tony Remy e Marcus Bonfanti alle chitarre, Anders Olinder al pianoforte e tastiere, Henry Thomas al basso e Martyn Barker alla batteria. La cantante inglese presenta l’ultimo album “The Sisterhood”, un omaggio alle più grandi interpreti femminili della musica contemporanea, legate tra loro da un sentimento di vicinanza (“sorellanza”, appunto) per scelte artistiche e lotte personali e che sono state per lei l’ispirazione lungo l’arco di tutta la sua carriera. Dalle voci black del jazz americano, alle stelle del rock e del pop, cantautrici di generi musicali diversi che si sono passate il testimone da una generazione all’altra: da Bessie Smith e Billie Holiday, a Nina Simone e Miriam Makeba, da Aretha Franklin a Janis Joplin, da Rickie Lee Jones a Patti Smith, fino a Annie Lennox e Sinead O’Connor. Ciò che lega insieme questa variegata collection di brani è la voce strepitosa di Sarah Jane Morris. Come scrive il celebre critico jazz John Fordham (The Guardian) nelle note di copertina, ascoltando Morris per la prima volta negli anni ‘80: «Il suono di Sarah Jane cattura la cruda maestosità di leggende come Janis Joplin e Nina Simone, e la sua gamma di contralto da quattro ottave si estende da toni bassi sonori riverberanti a un bruciante falsetto pieno di sentimento». A marzo 2026 uscirà “The Sisterhood vol 2” dedicato ad altre dieci leggende della musica tra le quali: Tracy Chapman, Debbie Harry, Amy Winehouse, Joan Armatrading. Non si tratta di un progetto di cover, va specificato: Morris scrive le proprie canzoni, i cui testi raccontano le storie e le vite delle eroine musicali sulle quali ha compiuto un lavoro di studio partito dalla lettura di biografie o autobiografie a loro dedicate. «Senza cercare mai – spiega – di imitare lo stile vocale delle protagoniste, ma semplicemente raccontandole con queste canzoni scritte assieme al mio braccio destro Tony Remy. Ci siamo dedicati a queste pioniere della musica con grande rispetto. Se i miei testi raccontano le loro storie, nello stile musicale abbiamo cercato di richiamare il genere adatto a ciascuna. Ci siamo innamorati di ognuna di queste donne straordinarie e siamo sicuri accada lo stesso agli ascoltatori». Simbolo del jazz moderno, Sarah Jane Morris ha sempre attratto l’attenzione su di sé sia per il suo impegno civile che per la sua voce dalle radici soul e forte come un’onda sismica. Questo nuovo progetto rappresenta l’apice della sua straordinaria carriera cominciata con i Communards a metà degli anni ’80. Come ha scritto Neil Spencer su The Observer: «Una voce che sa provocare brividi di passione e di piacere… si innalza, discende, sensuale e sofisticata, questa voce è più che uno stile, è una forza della natura... che canti canzoni romantiche, standard soul o fumosi blues, il messaggio rimane costante: passione umana trasmessa da una voce che lascia stupefatti».
Ricordiamo anche che VENERDì 25 LUGLIO, sempre in Piazza Verdi a ingresso libero suona la JM JAZZ WORLD ORCHESTRA:
È considerata l’orchestra giovanile internazionale numero uno al mondo, composta da una ventina di musicisti professionisti scelti a seguito di selezioni annuali, pescando da oltre quindici paesi diversi. La JM Jazz World Orchestra arriva in Piazza Verdi venerdì 25 luglio alle 21, a ingresso libero, per la diciannovesima edizione del Festival Internazionale TriesteLovesJazz, promosso dal Comune nell’ambito di TriesteEstate ed organizzato dalla Casa della Musica/Scuola di Musica55; la data è realizzata in collaborazione con More Than Jazz. La JM (Jeunesse Musicale) Jazz World Orchestra è un programma internazionale di JM International, la più antica organizzazione no profit di musica giovanile del mondo, fondata nel 1945 con sede a Bruxelles, lavora ogni anno con alcuni dei migliori direttori, musicisti e compositori del pianeta e si esibisce in tournée in prestigiosi locali europei e festival jazz. Direttore artistico e musicale è l’americano Luis Bonilla, trombonista, compositore, bandleader, artista discografico, educatore musicale delle nuove generazioni, ha collaborato con star quali Diana Ross, Mary J. Blige e, più recentemente, Phil Collins. Il suo mentore è stato il grande Lester Bowie durante il suo periodo come trombonista nella Brass Fantasy di Bowie. Ha suonato come membro della Vanguard Jazz Orchestra, dell’Afro-Latin Jazz Orchestra con Arturo O’Farrill, della Mingus Big Band e dei Brass Ecstasy di Dave Douglas. Come sideman Bonilla ha lavorato con artisti del calibro di McCoy Tyner, Dizzy Gillespie, Tom Harrell, Freddie Hubbard, Astrud Gilberto, Willie Colon e Toshiko Akiyoshi. La sua dedizione alla JM Jazz World Orchestra dimostra ancora una volta che, oltre ad aver lavorato a fianco di alcuni dei nomi storici del jazz, è impegnato a coltivare il suo futuro. In Piazza Verdi Bonilla dirige la JM tra nuovi arrangiamenti e una selezione di brani dall’ultimo album “Jazz Pops/ Pop Swings” che contiene successi di Roberta Flack, Donny Hathaway, Carole King, George Michael, Patsy Cline, Ariana Grande oltre che originali da lui composti. La formazione del 2025 comprende: al trombone Connor Gentry dalla Nuova Zelanda, Will Morley dall’Australia e gli americani Joseph Giordana e Bruno Nicola Tzinas, al corno francese Bram Vanoverberghe dal Belgio, alle trombe Alex Hong dagli USA, Žan Cesar dalla Slovenia, Àlex Fernández Ponce dalla Spagna, Juan Manuel Lagunes Vásquez dal Messico, al pianoforte Martin Lajtman dalla Croazia, al basso Hüseyin Eren Kutlu dalla Turchia, alla chitarra Hanif Abdurrahman Aziz dall’Indonesia, alla batteria William Harry Garcia Rodriguez dal Porto Rico, al sax baritono Adam Zilberman dagli Stati Uniti, al sax alto Anna Illiushyna dall’Ucraina, Benjy Sandler dal Regno Unito, al sax tenore Daniel Cohne dal Canada, Mikis Protopapadakis dal Lussemburgo, alle voci Angelina Kolobukhova dalla Bielorussia e Elisabeth Kornhuber dall’Austria. Tutti i componenti sono giovani tra i 18 e i 26 anni e il tour estivo è stato preceduto da una settimana di prove.