25 novembre, il Comune in prima linea: giovani, scuole e associazioni insieme contro la violenza di genere
Questa mattina, nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich, l’assessore alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia Maurizio De Blasio ha presentato il programma delle iniziative dedicate al 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Accanto a lui, la presidente della Commissione Pari Opportunità Margherita Paglino, la responsabile di P.O. Giovani e Pari Opportunità Carmela Barresi, insieme alle associazioni che hanno collaborato alla costruzione del calendario.
“La violenza sulle donne è un dovere di responsabilità pubblica”
Nel suo intervento, De Blasio ha richiamato la profondità e la complessità del fenomeno, sottolineando quanto sia necessario un impegno costante da parte delle istituzioni.
Ha evidenziato due rischi:
- la banalizzazione, che rende la violenza quasi “normale” nella narrazione quotidiana
- la deriva ideologica, che porta a soluzioni semplicistiche e non efficaci
Per l’assessore, la risposta deve essere corale: mettere in rete competenze, sensibilità e strumenti, perché nessuno può affrontare il problema da solo.
Il ruolo centrale dei giovani nella prevenzione
Uno dei cardini del messaggio dell’assessore è stato l’investimento sulle nuove generazioni.
Educare – ha detto – significa dare strumenti per costruire relazioni sane, sviluppare l’ascolto delle emozioni e la capacità di riconoscere comportamenti violenti fin dalla loro forma più sottile. Per questo il coinvolgimento delle scuole è considerato fondamentale.
“La violenza di genere è una ferita per tutta la comunità”
La presidente della Commissione Pari Opportunità, Margherita Paglino, ha ricordato come il territorio triestino esprima quotidianamente un impegno collettivo attraverso iniziative culturali, centri di supporto e campagne di sensibilizzazione.
Ha ribadito che la violenza sulle donne non è un problema “di parte”: riguarda tutti, e soltanto la collaborazione tra istituzioni e società civile può generare un cambiamento reale.
Dati e strategie: l’analisi dell’Ufficio Giovani e Pari Opportunità
La responsabile Carmela Barresi ha riportato come ogni anno l’Amministrazione parta dall’analisi dei dati ISTAT relativi al numero 1522.
I numeri sono in aumento:
- un segnale negativo sul piano della diffusione del fenomeno
- ma anche un indicatore positivo della crescente predisposizione a chiedere aiuto
Preoccupa invece la diminuzione dell’età media delle vittime e degli autori di violenza, evidenza che ha orientato la costruzione degli eventi 2025 verso percorsi dedicati ai giovani.
Un calendario costruito insieme al territorio
Il programma del Comune è frutto della collaborazione tra istituzioni, associazioni, scuole, enti cittadini. Un lavoro condiviso che parte dalla consapevolezza che la violenza di genere si contrasta solo con un impegno culturale profondo, continuo e trasversale.
Gli eventi – ha spiegato Barresi – saranno dedicati alla prevenzione, alla sensibilizzazione e al rafforzamento della rete territoriale, con particolare attenzione al mondo dei giovani e della scuola.