Trieste, un triestino propone la “Corsa delle Imbriaghele”: tra brindisi, dialetto e tanta ironia
Una proposta tanto bizzarra quanto irresistibile sta facendo sorridere i triestini: un cittadino ha lanciato l’idea di organizzare la “Corsa delle Imbriaghele”, una manifestazione goliardica che unirebbe sport, convivialità e un pizzico di spirito cittadino.
Nel cuore del progetto, l’ironia tutta triestina e la voglia di ridere di sé stessi. Il termine imbriaghela, in dialetto, indica infatti con affetto chi si è lasciato andare a un bicchiere di troppo, ma con allegria e simpatia. Da qui l’idea: una corsa non competitiva, con tappe dedicate ai brindisi e alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche locali.
L’ideatore – un triestino “fuori di testa ma col cuore grande”, come si definisce – racconta:
“Volevo fare qualcosa che rappresentasse davvero la nostra città: genuina, festaiola e autoironica. Non serve correre per vincere, basta ridere e stare insieme, magari con un’ombra de vin in mano.”
Il percorso immaginato prevederebbe una marcia tra le vie storiche e il lungomare, con brevi soste per degustare vini del Carso e assaggi di piatti tipici triestini. Al traguardo, una grande festa con musica, abbracci e l’immancabile brindisi collettivo.
Sui social, la proposta ha già suscitato decine di commenti divertiti: c’è chi la definisce “la maratona più triestina di sempre”, chi propone di inserirla tra gli eventi estivi e chi scherza chiedendo “l’obbligo del tasso alcolico minimo per partecipare”.
Al momento, naturalmente, si tratta solo di una proposta goliardica, ma il tono scanzonato con cui è stata accolta mostra quanto Trieste ami ridere, condividere e restare unita anche nelle idee più folli.
Perché, come dicono i triestini, “una bona imbriaghela ogni tanto fa ben, basta che se ridi tuti insieme”.