Trieste scopre l’arte della rinascita: Metamorfosis 2, il progetto che dà nuova vita alla materia (VIDEO)

Trieste scopre l’arte della rinascita: Metamorfosis 2, il progetto che dà nuova vita alla materia (VIDEO)

La diretta serale di Trieste Cafe, condotta da Martina Vergaro, ha ospitato l’artista Johan Steven Chicué, protagonista della mostra “Metamorfosis 2”, seconda tappa di un percorso che unisce arte, memoria e sostenibilità.

L’esposizione è visitabile presso la Casa della Musica in via Capitelli 3, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30 e il sabato dalle 12 alle 15 (correzione comunicata dall’artista per un errore di stampa sugli orari). “L’inaugurazione è andata molto bene – ha raccontato Chicué – e ringrazio la Casa della Musica.”

L’anima del progetto: rinascita e seconda vita alla materia

Metamorfosis 2 nasce da un’idea forte e attuale: ridare valore a ciò che sembra non servire più.
“Voglio invitare le persone al cambiamento – ha spiegato Chicué in diretta – a dare una seconda opportunità alle cose e agli oggetti che non utilizziamo più. Io stesso lavoro con materiali di recupero come vetro, legno, pietre, monete e soprattutto tessuti, che sono la base delle mie opere.”

I quadri di Chicué, tridimensionali e vibranti di colore, uniscono materiali reali e pittura. “Uso l’olio e l’acrilico, alternando base nera e colori metallizzati. Ogni opera ha una tecnica diversa, un suo particolare equilibrio tra materia e luce.”

Un’arte che nasce dal ricordo

Alla domanda di Martina Vergaro sull’ispirazione, l’artista ha risposto con semplicità:
“Ogni quadro nasce da un ricordo personale. In questo periodo sto lavorando molto su esperienze che ho vissuto, su frammenti di vita. Ci sono opere che raccontano il mio mondo interiore, come In vino veritas, che evoca un banchetto medievale, e altre ispirate ai colori sudamericani, come quella dedicata al violino.”

Un legame profondo unisce Chicué alle sue origini: “Forse la mia passione nasce da mia madre, che lavorava la ceramica. Da lei ho imparato le prime tecniche, poi ho studiato grafica pubblicitaria, ho frequentato il Liceo Artistico Nordio e poi la scuola d’arte a Venezia.”

Dalí, l’ispirazione e il sogno

Tra i riferimenti dichiarati, un nome spicca: Salvador Dalí.
“È uno dei miei pittori preferiti – ha raccontato Chicué –. Forse non è direttamente collegato a ciò che faccio, ma condivido il suo modo di interpretare la realtà e di renderla onirica. Anche le mie opere, in fondo, vogliono essere come sogni sospesi.”

Un messaggio universale: rinascere attraverso l’arte

Oltre all’aspetto estetico, Metamorfosis 2 trasmette un messaggio sociale e ambientale:
“Vorrei che le persone riflettessero sull’importanza del recupero, non solo per l’arte ma anche per la vita quotidiana. Ci sono persone che, cambiano contesto e scoprono energie nuove. È la stessa cosa che succede agli oggetti: non bisogna buttarli via, ma dare loro una seconda possibilità.”

Una filosofia che si traduce in una visione più ampia dell’esistenza: rinascere, trasformarsi, evolvere, proprio come fa la materia nelle mani dell’artista.

Un percorso in continua evoluzione

In chiusura, Chicué ha confermato che le sue opere sono disponibili per l’acquisto, contattandolo tramite Instagram: “Johan Cinque Velasco Art”.

La mostra resterà aperta fino al 9 novembre alla Casa della Musica, con ingresso libero.

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