Garlasco, l’avvocato Lovati a Mattino 5: “Lo scontrino di Sempio non è un alibi”

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Garlasco, l’avvocato Lovati a Mattino 5: “Lo scontrino di Sempio non è un alibi”

Durante la puntata di Mattino 5 condotta da Federica Panicucci su Canale 5, si è tornato a parlare del caso Garlasco, uno dei più discussi della cronaca italiana. L’avvocato Lovati è intervenuto per chiarire la questione dello scontrino di Sempio, elemento che negli anni è stato oggetto di dibattiti e interpretazioni contrastanti.

“Non è un alibi”
Lovati ha precisato che non si può parlare di alibi in assenza di un indizio concreto: “Non è un alibi, perché per esserci un alibi ci deve essere un indizio. Non viene prima l’alibi e poi l’indizio. Lo scontrino era in macchina, la madre gli ha semplicemente detto di mostrarlo, visto che lo stavano interrogando, per far vedere dove si trovava”.

Secondo l’avvocato, l’orario indicato sullo scontrino non coincide neppure con quello dei fatti legati all’omicidio di Chiara Poggi, motivo per cui non avrebbe alcuna valenza probatoria.

“Siamo nella fantascienza”
Alla domanda su cosa accadrebbe se si scoprisse che lo scontrino fosse stato preso non da Sempio ma dalla madre, Lovati ha risposto con fermezza: “Qua andiamo nella fantascienza. Vorrebbe dire che la madre, il padre e persino un pompiere erano tutti d’accordo per coprire Sempio, mentre lui andava da Chiara Poggi. È una ricostruzione assurda”.

Un mistero che ancora divide
Il caso Garlasco continua a mantenere alta l’attenzione del pubblico, tra nuove ipotesi, vecchi interrogativi e un percorso giudiziario che ha lasciato aperti molti dubbi. L’intervento dell’avvocato Lovati a Mattino 5 ha riportato il dibattito su un punto cruciale: quanto peso dare, davvero, a quello scontrino tanto discusso.