«Da triestino doc, veder valorizzato così Miramare è motivo di orgoglio e gratitudine»

«Da triestino doc, veder valorizzato così Miramare è motivo di orgoglio e gratitudine»

Un ritorno che sa di scoperta. Oggi un triestino, dopo molto tempo, ha deciso di tornare a passeggiare nel parco del Castello di Miramare e ha voluto condividere con Trieste Café la sua esperienza, carica di stupore e orgoglio.

“Era passato un bel po’ di tempo dall’ultima volta – racconta – e non nascondo di esserne rimasto sorpreso, in meglio”.

A colpire, non solo le due nuove installazioni in vetroresina nera raffiguranti un cavallo e un gorilla, imponenti e severe come se fossero di bronzo. Sculture che, pur nella loro imponenza, non stonano nel contesto, ma anzi accompagnano con discrezione l’armonia complessiva del giardino.

Il vero spettacolo, però, è il parco stesso. Un immenso polmone verde che oggi si presenta curato in ogni dettaglio: i fiori in piena fioritura, i viali ordinati, le aiuole in equilibrio perfetto. Ogni angolo è il risultato di un lavoro meticoloso, visibile a occhio nudo.

Particolare menzione merita la scalinata che scende verso Grignano mare: restaurata con precisione e gusto, restituita al suo splendore originario. Un lavoro che non passa inosservato e che, come sottolinea il visitatore, “trasmette la sensazione di un luogo amato e rispettato, non semplicemente gestito”.

Parole di sincero orgoglio e gratitudine: “Da triestino doc, non posso che provare orgoglio. Il Castello di Miramare è il nostro simbolo, il nostro biglietto da visita più nobile, e vederlo valorizzato a questo livello mi riempie di riconoscenza. È un lavoro fatto con cura e con amore assoluto, che merita davvero un grazie alla direttrice e a chi ci ha lavorato”.

Miramare non è solo una meta turistica, ma un patrimonio identitario, un pezzo di Trieste che continua a stupire, anche chi lo conosce da una vita.

Foto Aldo Budicin