Vincitore premio Pulitzer: "Non è detto che attentato favorisca vittoria Trump"

Vincitore premio Pulitzer: "Non è detto che attentato favorisca vittoria Trump"

(LaPresse) - "La prima reazione, di pancia, è che lo avvantaggi: in questo momento Trump è la vittima, è scampato a un attentato e ha reagito alla sua maniera, con il pugno chiuso mentre aveva il volto insanguinato: sa perfettamente come parlare al suo popolo, soprattutto nei momenti di difficoltà. Tuttavia, se cerchiamo di mantenere la lucidità, ci accorgiamo che non è affatto detto che sia così. Certamente l'attentato e la reazione rinforzano la sua base: la motiva e la aizza, basta vedere le immagini successivamente al momento in cui è stato portato via dalle guardie del corpo. Ma non credo che tutto ciò abbia peso nei confronti degli indecisi: sebbene sia lui la vittima, tutto ciò fa parte di una retorica violenta di cui Trump è stato uno dei massimi interpreti". Così in una intervista a 'Repubblica' lo scrittore premio Pulitzer Richard Ford. "Mi ha colpito leggere i sondaggi di questa mattina, che, nonostante la disastrosa prestazione del presidente Biden al dibattito di due settimane fa e l'attentato appena avvenuto, danno tra i due contendenti soltanto due punti di distanza a favore di Trump. Significa che il Paese è spaccato e attaccato alle proprie convinzioni", ha aggiunto Ford, secondo cui Biden "dovrebbe avere il coraggio e l'umiltà di non correre e lasciare lo spazio ad un nuovo candidato: la storia lo giudicherà per quello che ha fatto, e, spero, anche per questo gesto. Io non so chi possa essere questo nuovo candidato, ma auspico che venga nominato in una convenzione aperta, dimostrando ancora una volta che, con tutti i limiti, la democrazia è ancora viva ed è sempre il minore dei mali possibili". ART NG01 azn