Verso un 2026 sempre più green, l’APT Gorizia guarda avanti tra elettrico e idrogeno
Dalla pista di pattinaggio in piazza Ponterosso, in una giornata segnata dal vento e dal freddo che anticipa il gelo dei prossimi giorni, arriva un messaggio chiaro sul futuro della mobilità pubblica. L’APT Gorizia guarda al 2026 con un obiettivo preciso: rendere il trasporto sempre più sostenibile, senza cedere a semplificazioni ideologiche.
A tracciarne il percorso è Caterina Belletti, presidente di APT Gorizia, intervenuta in diretta nell’ultima domenica del 2025, tra auguri di fine anno e bilanci di un periodo definito “durissimo ma bello”.
Un 2025 impegnativo, ma ricco di risultati
Il 2025 viene raccontato come un anno di lavoro intenso, segnato da impegni continui e responsabilità che non si fermano nemmeno nei giorni festivi. Un anno complesso, ma che ha portato risultati concreti, tanto da essere definito ricco di soddisfazioni.
Belletti sottolinea come i traguardi raggiunti siano il frutto di un lavoro collegiale. Nessuna leadership solitaria, ma un percorso condiviso che ha permesso all’APT di crescere, investire e rafforzare la propria struttura.
La transizione ecologica come percorso, non come slogan
Il tema centrale resta la transizione ecologica. Un percorso che, secondo la presidente, non si esaurisce nel 2025 ma proseguirà nei prossimi anni. La parola chiave è equilibrio. Sostenibilità non significa distruzione, né azzeramento improvviso di ciò che esiste.
Belletti prende le distanze da una visione ossessiva del cambiamento, ribadendo che innovare non vuol dire buttare via tutto, ma valorizzare ciò che funziona, adattandolo gradualmente alle nuove esigenze ambientali.
Elettrico e idrogeno, senza dogmi
Nel futuro dell’APT Gorizia convivranno più tecnologie. Accanto all’elettrico, nel 2026 arriveranno anche i mezzi a idrogeno, pensati per specifiche esigenze di percorrenza e servizio.
L’idea di affidarsi a una sola fonte energetica viene definita irrealistica e rischiosa. Ogni tecnologia ha il suo contesto ideale e va utilizzata con buon senso, evitando soluzioni uniche che potrebbero rivelarsi fragili di fronte a imprevisti.
Infrastrutture prima dei mezzi
Un punto centrale della strategia riguarda le infrastrutture. L’APT ha scelto di partire da lì, investendo nella nuova sede di Monfalcone e in una struttura dedicata alla produzione di idrogeno, alimentata anche da un parco fotovoltaico.
Solo costruendo basi solide, viene spiegato, è possibile parlare di vera transizione. Senza infrastrutture adeguate, il rischio è quello di una sostenibilità solo apparente.
Sostenibilità come responsabilità verso il futuro
Nel racconto emerge una visione che va oltre il presente. Ogni scelta fatta oggi, secondo Belletti, avrà un impatto sulle generazioni future. Per questo serve lungimiranza, evitando decisioni impulsive o dettate dall’urgenza del consenso.
La sostenibilità viene così descritta come un valore comune, che deve unire realtà diverse e settori diversi, creando un sistema capace di dialogare e fare massa critica.
Un messaggio che parte da Trieste e guarda lontano
Dal contesto informale della pista di pattinaggio natalizia, il messaggio arriva chiaro: il futuro green dell’APT Gorizia non è uno slogan, ma un progetto concreto, costruito passo dopo passo, con attenzione ai territori e alle persone.
Un percorso che guarda al 2026 con realismo e ambizione, mettendo al centro non solo l’ambiente, ma anche la qualità del servizio e il rispetto per chi ogni giorno utilizza il trasporto pubblico.
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