“Senza di te non si può vivere”: la struggente lettera d’amore di un triestino alla Barcolana
Tra le onde che attendono le vele e il vento che già sibila dalle Rive, arriva una segnalazione che ha commosso il cuore dei triestini: un cittadino, travolto dall’emozione per l’avvicinarsi della Barcolana, ha scritto parole che sanno di nostalgia, orgoglio e appartenenza.
“Senza di te non si può vivere” – ha esordito nel suo messaggio, rivolgendosi non a una persona, ma alla regata, simbolo della città, della sua anima e del suo mare.
Un inno d’amore puro, di quelli che sembrano arrivare da un’altra epoca, quasi la voce fuori campo di un vecchio film dell’Istituto Luce, quando la cinepresa si fermava sulle vele spiegate e sul sorriso dei triestini sulle banchine.
Nel suo testo, il cittadino descrive la Barcolana come una presenza viva, quasi umana: “Tu che ogni anno accendi il cuore della città, che riempi le giornate d’autunno di luce e di mare, che ci fai sentire parte di qualcosa di più grande. Trieste senza di te è come il mare senza vento”.
Un messaggio che è diventato virale tra i lettori, unendo tutti in un unico sentimento: l’amore per la città e per la regata più amata del mondo.
Non una semplice manifestazione, ma una dichiarazione d’identità collettiva, capace di far sognare, unire e commuovere.
Perché, come scrive lui stesso nel finale, “Barcolana, sei il battito di Trieste, la mia eternità di sale e vento”.