Go!2025: Callari, l'obelisco di luce simbolo di unione permanente
"Questo monumento non deve essere solo il simbolo della Capitale europea della cultura, ma un impegno duraturo: che lo spirito di unione tra Gorizia e Nova Gorica prosegua ben oltre il 2025. L'obelisco resti come un faro di collaborazione, di pace e di visione comune tra due città che, insieme, guardano al futuro".
Così l'assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari ha portato il saluto della Regione alla cerimonia di inaugurazione dell'"obelisco di luce" Go!Pharus, installato nel piazzale della Casa Rossa a Gorizia, a pochi passi dal confine con Nova Gorica. L'opera, ideata dall'interior designer e artista triestina Celia Stefania Centonze e realizzata con la collaborazione dell'artista Marco Nereo Rotelli, diventerà uno dei simboli permanenti di GO!2025 - Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura.
"L'inaugurazione di questo obelisco di luce è un momento che emoziona profondamente. Non solo perché segna un passaggio importante di questo anno straordinario, ma perché racchiude il senso più autentico di Go!2025: l'incontro, la condivisione, l'orgoglio di un territorio che si racconta attraverso la cultura e la bellezza alimentate dallo spirito transfrontaliero".
Alta 9,75 metri, con una pianta quadrata di 2,5 metri per lato, la struttura unisce vetro e ferro in un linguaggio che esprime trasparenza e resilienza.
Sulle sue superfici Rotelli ha inciso versi di Ungaretti, Prešeren, Michelstaedter e Bevk, trasformandoli in un messaggio universale di pace e dialogo.
Ad arricchire ulteriormente il progetto, anche i mosaici realizzati dalla Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, attraverso il laboratorio inclusivo "Officina dell'Arte". L'obelisco - come hanno ricordato i sindaci di Gorizia Rodolfo Ziberna e di Nova Gorica Samo Turel - nasce come un "invito a superare tutte le divisioni e a guardare al futuro con speranza", testimoniando il valore di una collaborazione che va oltre i confini geografici e culturali.