Sgombero migranti in Porto Vecchio, Cisint: «Bene l’intervento, ora serve un’azione europea»
Dopo lo sgombero di circa 150 migranti dal Porto Vecchio di Trieste, che questa mattina ha visto l’intervento coordinato di Viminale e Regione Friuli Venezia Giulia, arriva la presa di posizione dell’europarlamentare della Lega ed ex sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint.
«Bene lo sgombero – ha dichiarato – ma ora serve un’azione europea per blindare i confini esterni dell’Unione, che di certo non si trovano in Friuli Venezia Giulia. Per questo, nei giorni scorsi, ho scritto al commissario europeo per le Migrazioni, Brunner, denunciando l’emergenza della rotta balcanica e l’impatto devastante su città come Trieste».
Cisint ha ricordato come negli ultimi mesi, al Parlamento Europeo, la Lega abbia ottenuto l’approvazione di emendamenti per potenziare le risorse a disposizione di Frontex e prevedere la realizzazione di barriere fisiche lungo le frontiere esterne.
«Ho richiesto che si acceleri – ha spiegato – affinché l’accordo tra Frontex e Bosnia-Erzegovina diventi operativo al più presto. Solo così sarà possibile garantire un dispiegamento del personale dell’Agenzia europea sul territorio e assicurare una protezione più efficace dei confini esterni, anche attraverso blocchi fisici».
Tra i punti critici evidenziati da Cisint figura anche il tema dei minori stranieri non accompagnati: «È indispensabile riformare il Patto europeo su migrazione e asilo, approvato dal precedente Parlamento nonostante il voto contrario della Lega, perché non prevede strumenti adeguati per l’accertamento dell’età dei minori. Servono test ossei, fondamentali per individuare le frodi e procedere all’espulsione di chi si finge minorenne per rimanere nelle nostre città a delinquere».
Lo sgombero di oggi, pur accolto positivamente da più parti, conferma ancora una volta la centralità del dibattito su sicurezza, accoglienza e gestione della rotta balcanica, con Trieste in prima linea come città di frontiera.