"Le misure dettate dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Inail per bar e ristoranti sembrano scritte per impedirne la riapertura. Distanze tra i tavoli e i commensali calcolate in maniera cervellotica, menu' su lavagna o consultabili su internet, no ai buffet, un cliente ogni 4 metri quadrati, chiunque si muova avra' la mascherina, i clienti dovranno indossarla in tutti gli spostamenti e attivita' che non siano il pasto al tavolo e poco importa se lo storico Harry's Bar, mito e monumento di Venezia, ha due sale di 40 metri quadri l'una, e Arrigo Cipriani sta pensando di non riaprire, solo per fare un esempio. Chi riaprira', se queste dovessero essere le condizioni?".
Lo dichiara la senatrice di Forza Italia, Laura Stabile. "I camerieri dovranno indossare per tutto il turno guanti e mascherina chirurgica, che - osserva la parlamentare azzurra - e' la stessa che l'Iss raccomanda per il personale di assistenza ai pazienti Covid-19, a meno che il contesto non sia ritenuto particolarmente a rischio, nel qual caso si devono portare presidi piu' protettivi".
"E' evidente - conclude Stabile - che per la sanita' l'Istituto tiene conto della realta', della difficolta' oggettiva a reperire i dispositivi di protezione, e quindi non raccomanda l'ideale, ma il possibile. Ma allora perche' a bar, ristoranti e balneari pensa di chiedere l'impossibile, e non si pone il problema di proteggere imprese, lavoratori, e forse tutto il Paese dal tracollo?". "Sappiamo tutti che con il virus dovremo convivere, e continuare a osservare misure atte a minimizzare i rischi. Ma cercare di perseguire la sicurezza assoluta con misure assurde e dannose per l'economia e per il benessere delle persone non e' razionale. Ogni attivita' umana comporta, in misura maggiore o minore, qualche rischio. A chi verrebbe mai in mente di vietare la circolazione stradale, pur sapendo che gli incidenti succedono, e continueranno a succedere?"