Manifestazione per Gaza, ciotole vuote e corpi a terra: oggi Trieste si mobilita in piazza della Borsa
Martedì 29 luglio 2025, alle ore 18, piazza della Borsa a Trieste diventerà il palcoscenico di una mobilitazione dal forte impatto emotivo, organizzata dal Comitato 27 maggio e da numerose associazioni aderenti. L’obiettivo è chiaro: denunciare la strage in corso nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, chiedendo un cessate il fuoco immediato e interventi urgenti da parte dell’Italia, dell’Unione Europea e della comunità internazionale.
Un messaggio forte contro la guerra
La manifestazione arriva in un momento di escalation senza precedenti. I promotori parlano di "massacri sistematici" nei centri di distribuzione degli aiuti umanitari, bombardati mentre la popolazione soffre la fame. Le vittime civili, in particolare donne e bambini, aumentano di giorno in giorno, spesso stroncate non solo dalle esplosioni ma anche dall’assenza di cibo e acqua.
Le azioni simboliche: ciotole vuote e corpi distesi
Per rendere tangibile la tragedia, i partecipanti sono invitati a portare con sé una ciotola vuota: un simbolo universale di chi non ha nulla da mangiare. Non solo: chi lo vorrà potrà sdraiarsi a terra, immobile, rappresentando le vite spezzate e il silenzio di chi non può più protestare. Lo slogan scelto – “Un corpo a terra per ogni vita spezzata” – accompagnerà questo gesto forte e suggestivo.
Le richieste al Governo italiano
Durante il presidio saranno ribadite richieste precise e immediate al Governo italiano e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
- Immediato cessate il fuoco attraverso un’azione diplomatica decisa in tutte le sedi internazionali
- Apertura di corridoi umanitari protetti per garantire il passaggio sicuro degli aiuti
- Distribuzione garantita e protetta di viveri e medicinali
- Stop alle azioni militari nei centri di distribuzione alimentare
- Sanzioni economiche immediate contro Israele e misure mirate contro i coloni illegali
- Blocco di accordi commerciali e militari con Israele
- Sostegno alla relatrice ONU Francesca Albanese, sotto attacco per il suo impegno a difesa dei diritti dei palestinesi
Un atto di accusa all’inerzia internazionale
Il Comitato denuncia il governo di Benjamin Netanyahu per la “sistematica distruzione delle comunità palestinesi” e accusa l’Unione Europea di grave inerzia, colpevole di aver rinviato ogni decisione sulle sanzioni. “L’Italia non può essere complice del silenzio” – dichiarano i promotori – invitando tutti a prendere posizione.
Una mobilitazione che parte dal cuore della città
L’appuntamento del 29 luglio si inserisce in un percorso già consolidato di mobilitazioni pacifiche a Trieste, tra cui i presidi settimanali del Comitato Pace Danilo Dolci in piazza Unità, proprio di fronte alla targa che ricorda l’annuncio delle leggi razziali del 1938. Un filo rosso lega quelle memorie di ingiustizia alla sofferenza di oggi: non voltarsi dall’altra parte.
Un invito alla cittadinanza
Gli organizzatori chiamano a raccolta tutti i cittadini, affinché la piazza diventi un’unica, grande voce di protesta e di indignazione. “Unitevi a noi – è l’appello – portate una ciotola vuota, mettetevi a terra, fate sentire che Trieste non accetta la guerra”.