Dove batte l’anima LGBTQIA+ triestina, venerdì con Queereda una serata di pura energia (VIDEO)
Trieste si prepara a una nuova esplosione di energia e inclusione: venerdì sera torna Queereda, la festa LGBT che da anni è diventata un simbolo per la comunità e non solo. Un evento che ha saputo crescere passo dopo passo fino a consolidarsi come uno degli appuntamenti più attesi della città, capace di unire generazioni e stili di vita diversi in un’unica, travolgente serata.
L’appuntamento è al White Cafè, che ormai da mesi ospita con successo le serate Queereda, trasformandosi a ogni edizione in un vero e proprio tempio della socialità. Un luogo in cui la musica, le luci e l’energia delle persone creano un’atmosfera unica, dove la parola d’ordine è libertà: libertà di essere, di divertirsi, di incontrarsi.
Alex Lunardon, presidente di Arcigay Trieste-Gorizia e responsabile di Queereda, ha tracciato un bilancio molto positivo delle serate estive, nonostante il meteo avverso abbia più volte ostacolato i programmi. “L’estate è sempre un periodo delicato per Queereda – ha spiegato – perché tra vacanze, rientri e studenti fuori sede che tornano a casa il pubblico tende a diminuire. Eppure siamo riusciti a mantenere numeri molto soddisfacenti. Anche ad agosto, quando la pioggia ci ha costretto ad annullare una data, abbiamo recuperato con grande partecipazione la settimana successiva”.
A dare ritmo alla serata di venerdì sarà Sergio Pancaldi, dj e ideatore del progetto Discoorsetto. Nato oltre dieci anni fa, Discorsetto ha avuto la capacità di evolversi: dalle prime feste pensate per la comunità bear e daddy, fino a diventare un contenitore musicale aperto e trasversale, capace di adattarsi a ogni contesto e di conquistare pubblici diversi. “La musica – ha sottolineato Pancaldi – è sempre stata lo strumento per creare comunità, per abbattere barriere e far sentire tutti a proprio agio”.
La forza di Queereda sta proprio nella sua capacità di attrarre persone di ogni età, creando un mix generazionale raro e prezioso. Dai giovanissimi ai più grandi, tutti trovano uno spazio in cui sentirsi accolti. Non a caso, l’evento è diventato nel tempo un punto di riferimento non solo per la comunità LGBT ma per chiunque desideri vivere una notte di festa, libertà e socialità senza etichette.
Guardando al futuro, Arcigay Trieste-Gorizia non si limita all’organizzazione delle serate. Il programma dell’associazione è fitto: giochi da tavolo, aperitivi condivisi con altre realtà, momenti culturali e iniziative di sensibilizzazione. “Ogni attività – ha ricordato Lunardon – nasce dall’impegno di volontari che scelgono di donare tempo e energie alla comunità. È un lavoro continuo, fatto di passione e dedizione”.
Grande attesa anche per il ritorno del festival Traveste, che lo scorso anno ha segnato un passaggio importante: unire il mondo drag con il teatro, portando sul palco spettacoli innovativi, workshop e incontri culturali. L’edizione 2026 è già in cantiere e promette di ampliare ancora di più i confini della creatività, magari conquistando anche spazi più centrali della città.
In attesa di queste novità, però, l’attenzione è tutta puntata su venerdì sera: Queereda promette di accendere ancora una volta Trieste con la sua energia, la sua musica e la sua capacità di trasformare una semplice serata in un’esperienza collettiva di libertà e condivisione. Un appuntamento che non è solo festa, ma anche cultura, inclusione e orgoglio.
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