Turismo cafone, l’altra faccia dell’estate: nudi nei parcheggi, balli nelle fontane e campeggi abusivi
Il boom turistico dell’estate italiana si accompagna a un fenomeno sempre più diffuso e discusso: quello dei “turisti cafoni”, che da nord a sud del Paese lasciano dietro di sé episodi di inciviltà e mancanza di rispetto verso il patrimonio culturale e ambientale.
Cortina d’Ampezzo, regina delle Dolomiti e simbolo di eleganza, è finita suo malgrado sotto i riflettori. Le immagini mandate in onda da Morning News su Canale 5 hanno mostrato un uomo completamente nudo, accanto al suo van in un parcheggio pubblico non lontano dal centro. In un altro episodio, un turista è stato immortalato mentre si lavava sotto una grondaia in pieno giorno. “Siamo indignati e allucinati – ha commentato la vicesindaca Roberta Alverà – questi turisti mordi e fuggi sono difficili da sanzionare, ma rovinano l’immagine della nostra montagna”.
Il problema non si ferma all’indecenza pubblica. Sempre in montagna c’è chi danneggia rifugi, affronta sentieri in infradito o si arrampica senza casco e imbrago, comportamenti che spesso portano a incidenti gravi. I dati sono allarmanti: negli ultimi tre mesi, le vittime della montagna hanno sfiorato quota cento, una media di tre morti al giorno.
Dal fresco delle Dolomiti al caldo delle città d’arte, la maleducazione non cambia volto. A Roma, la fontana di Trevi è stata trasformata in pista da ballo da una coppia di turisti che, incuranti dei divieti, ha improvvisato un lento tra gli applausi e i fischi dei presenti. La Polizia locale è dovuta intervenire per riportare la situazione alla normalità.
Episodi simili anche al mare. A Porto Cesario, nel cuore del Salento, un isolotto protetto è stato trasformato in campeggio abusivo: tende, ombrelloni e attrezzature piazzate ovunque per occupare circa 400 metri quadrati di spiaggia. Solo l’intervento dei Carabinieri ha riportato l’area alla sua destinazione naturale.
Secondo le stime, la settimana di Ferragosto muove un giro d’affari da 5 miliardi di euro per il turismo italiano. Una ricchezza enorme per il Paese, che però rischia di diventare insostenibile se non accompagnata da un maggiore senso civico. Senza regole condivise e controlli efficaci, l’Italia rischia di pagare a caro prezzo l’inciviltà di pochi, a danno dei cittadini e della stessa reputazione internazionale.