Lilly e la vertebra fratturata, a Mattino 5 interviene un tecnico: «Ecco cosa succede davvero»
Nuovo spazio dedicato al caso di Liliana Resinovich a Mattino 5, il programma di Canale 5 condotto da Federica Panicucci. Nel corso della puntata si è tornati ad analizzare alcuni aspetti medico-legali dell’inchiesta sulla morte della triestina scomparsa nel dicembre 2021, con un approfondimento che ha coinvolto uno dei tecnici di laboratorio specializzati nell’analisi forense dei cadaveri.
Un’analisi tecnica tra vertebre, lame e banconi autoptici
A catturare l’attenzione è stata la testimonianza video di un operatore tecnico che ha mostrato pubblicamente — senza mai citare direttamente Liliana — come si svolge il suo lavoro e quali strumenti utilizza per analizzare strutture ossee danneggiate, come ad esempio una vertebra fratturata.
«Molti si chiedono che tipo di figura professionale io sia: medico legale? Anatomopatologo? Tecnico?», spiega nel filmato. Poi mostra i propri strumenti di lavoro, specificando che «quello che faccio io non è un’autopsia vera e propria, ma un’operazione mirata, conservativa». Utilizza un banco modificato da lui stesso, con canalette e fori per drenare l’acqua, e mostra anche l’autopsy blade, una lama oscillante usa e getta che non taglia ruotando, ma vibra leggermente per garantire la massima precisione.
Riferimenti indiretti al caso Resinovich
Durante il servizio, l’attenzione del pubblico si è inevitabilmente spostata sulle possibili applicazioni delle sue tecniche al caso di Liliana Resinovich, la cui salma presentava una frattura alla vertebra cervicale. Un dettaglio che da tempo è al centro di ipotesi e perizie contrastanti. Sebbene non siano stati fatti riferimenti espliciti al corpo della triestina, è evidente che il focus tecnico fosse indirizzato a far comprendere come viene verificata l’origine di una lesione scheletrica in ambito giudiziario.
Il mistero della vertebra e il ruolo dell’esperto
Nel suo intervento, il tecnico sottolinea come spesso ci si possa imbattere in particolarità anatomiche come la doppia milza, ma che a colpire davvero l’attenzione sono i danni scheletrici, tra cui proprio le fratture vertebrali. Un argomento che resta centrale anche nell’inchiesta sulla morte di Liliana, ancora aperta e in attesa di una verità definitiva.
Il filmato termina con una riflessione sull’importanza della corretta conservazione delle evidenze: «Tutti i verbali e i documenti vengono archiviati con estrema attenzione. Ogni dettaglio può fare la differenza». Una frase che riecheggia tra chi, da anni, segue con attenzione e inquietudine le evoluzioni del caso.
Un ulteriore tassello mediatico in un'inchiesta senza fine
Quello trasmesso da Mattino 5 è l’ennesimo contributo alla divulgazione tecnico-scientifica legata al caso Resinovich. Un’inchiesta che continua a dividere l’opinione pubblica, a suscitare domande e ad attirare l’interesse dei media nazionali. Anche quando il racconto si limita a una spiegazione tecnica, il pensiero va sempre a lei, Liliana Resinovich, e a ciò che resta ancora da chiarire.
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