Incidenti senza tregua: Jesolo piange un 23enne, ad agosto era morta una giovane di Trieste

Incidenti senza tregua: Jesolo piange un 23enne, ad agosto era morta una giovane di Trieste

La notizia arriva dal litorale veneziano, ma scuote anche Trieste, già segnata di recente da lutti stradali. Nella serata di venerdì 5 settembre, intorno alle 21.30, un altro giovane ha perso la vita in un incidente che ha lasciato sgomente due comunità: Jesolo e Noventa di Piave, dove il ragazzo viveva.

A morire è stato Mihai Daniel Mohorea, 23 anni, originario della Romania ma residente in Veneto. Era in sella alla sua moto quando, all’incrocio tra viale Padania e via Vespucci, si è scontrato con un’autovettura in transito. L’impatto lo ha sbalzato violentemente a terra e poi contro un palo: per lui non c’è stato nulla da fare, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118.

il dolore e il monito

Il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, ha affidato ai social un messaggio di cordoglio, ricordando l’importanza della prudenza alla guida soprattutto nei fine settimana che portano migliaia di arrivi in città. Parole di vicinanza anche dal primo cittadino di Noventa di Piave, Claudio Marian, che ha sottolineato quanto il giovane stesse cercando di costruirsi un futuro con sacrificio, alternando studio e lavoro.

un filo con trieste

La tragedia di Jesolo riporta alla memoria il drammatico incidente dello scorso 17 agosto, quando a perdere la vita era stata una 22enne triestina, anche lei rimasta vittima di uno schianto sulle strade della località balneare. Due giovani vite spezzate a distanza di poche settimane, due comunità unite dallo stesso dolore.

la riflessione

Trieste, Jesolo, Noventa: città diverse, ma legate dallo stesso filo rosso delle tragedie stradali che continuano a segnare intere famiglie. Il ricordo di Mihai Daniel Mohorea si intreccia a quello della ragazza triestina scomparsa ad agosto, rafforzando l’appello a una guida prudente e responsabile.

Il mare, che in queste località richiama vacanze e spensieratezza, diventa oggi il silenzioso testimone di lacrime e dolore.