Dolore e commozione nel Vicentino: ritrovato il corpo dell’uomo scomparso tra i sentieri del Campogrosso
Si è conclusa nel modo più tragico la lunga ricerca di E.V., sessantaseienne residente a Valdagno (Vicenza), di cui non si avevano notizie dallo scorso 1° ottobre, quando era uscito di casa per una passeggiata senza più farvi ritorno.
Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto nella prima mattinata di oggi, in una valletta secondaria nei pressi del Vallone Pissavacca, non lontano dal Rifugio Campogrosso, dove era stata trovata la sua auto nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa.
Un mese di ricerche ininterrotte tra Vicentino e Trentino
Le operazioni di ricerca, avviate il 2 ottobre, avevano impegnato per settimane decine di squadre del Soccorso alpino e speleologico Veneto e Trentino, con le Stazioni di Recoaro-Valdagno, Asiago, Schio, Padova, Verona, Vallagarina, Ala e Altipiani, insieme a unità cinofile, ai Vigili del Fuoco, al Soccorso alpino della Guardia di Finanza e ai Carabinieri.
Nonostante gli esiti inizialmente negativi, gli interventi non si sono mai fermati: solo la scorsa settimana il Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno aveva organizzato una nuova giornata di perlustrazioni coinvolgendo l’intera Delegazione Prealpi Venete.
Il ritrovamento nella mattinata di oggi
È stato un soccorritore della Stazione Vallagarina, durante un controllo mattutino, a individuare il corpo dell’uomo in una zona boschiva particolarmente impervia. Secondo le prime ricostruzioni, E.V. avrebbe perso l’orientamento scendendo lungo il Vallone Pissavacca e, nel tentativo di imboccare un sentiero secondario poco battuto, sarebbe scivolato sulle rocce bagnate a causa delle condizioni meteo umide e piovose dei primi giorni di ottobre, riportando traumi fatali.
L’intervento dei soccorsi e il recupero della salma
Alle 8.15 il soccorritore ha dato l’allarme, attivando i Carabinieri di Vallarsa e la Stazione di Recoaro-Terme. Sul posto sono giunti altri cinque operatori della Stazione Vallagarina e due soccorritori vicentini, tra cui un medico, che ha potuto solo constatare il decesso.
Dopo il nulla osta delle autorità competenti, la salma è stata trasportata via terra fino alla strada carrabile e affidata al carro funebre per il trasferimento.
Un epilogo doloroso per una comunità unita nella speranza
La notizia del ritrovamento ha suscitato profonda commozione a Valdagno, dove il sessantaseienne era molto conosciuto e dove per un mese si era sperato nel suo ritorno. Le squadre di soccorso, instancabili per settimane tra boschi, creste e valloni, hanno espresso vicinanza alla famiglia e riconoscenza a tutti i volontari che hanno partecipato alle ricerche, unite in un’unica grande catena di solidarietà.