Vacanze di Natale compie 40 anni
Non chiamatelo “Cinepanettone”, ma instant movie.
Compie quarant’ anni il primo ed inimitabile film “Vacanze di Natale”, scritto da Enrico e Carlo Vanzina e diretto da quest’ultimo.
Uscito ufficialmente nelle sale italiane il 22 dicembre 1983, rappresenta un nuovo tipo di commedia: lo spettatore che durante le feste natalizie di quell’anno avesse voluto andare al cinema, assisteva ad un film ambientato negli stessi giorni, quasi fosse una diretta. Da qui la definizione “instant movie”.
Negli anni è diventato un vero e proprio cult e questo è il primo film di una lunga saga che si concluderà ufficialmente nel 2011 con “Vacanze di Natale a Cortina”, diretto questa volta da Neri Parenti.
La genesi di questo cult movie nasce sull’onda del successo di Sapore di Mare del 1983, scritto dai fratelli Vanzina e diretto da Carlo.
Il produttore Aurelio De Laurentiis, dopo aver visionato di “Sapore di Mare”, propone ai fratelli Vanzina di scrivere un film simile, ma con ambientazione natalizia in epoca contemporanea. La scelta della location ricade su Cortina d’Ampezzo, la Perla delle Dolomiti, dove già nel 1959 il regista Camillo Mastrocinque aveva girato il film “Vacanze d’Inverno” con Alberto Sordi e Vittorio De Sica.
Questa volta la pellicola dei fratelli Vanzina è diversa, con contenuti dissimili, e si approccia al genere neorealista andando a fotografare i primi Anni Ottanta e descrivendo vizi, manie, passioni e nuove tendenze del Bel Paese con umorismo e leggerezza, ben lontano dalle altre commedie contemporanee.
Il film, ambientato durante il periodo delle festività natalizie del 1983, (da qui appunto la definizione di “Instant Movie) ritrae varie tipologie di famiglie italiane che decidono di recarsi a Cortina: da una parte c’è la famiglia Covelli, ricchi costruttori romani, e dall’altra quella dei Marchetti, anche loro romani ma più rozzi, che per la prima volta non trascorrono il Natale ad Ovindoli. Essi rappresentano i nuovi ricchi.
Il film è ricco di personaggi singolari come Billo, interpretato da Jerry Calà, che si propone come pianista suonando al piano bar del Vip Club: veste anni tipicamente Anni 80 con montone, occhiali Ray Ban e raggiunge la Perla delle Dolomiti con una Innocenti Mini Turbo De Tomaso che poi diverrà uno status simbol dell’epoca.
Il cast è ricco di nomi importanti del panorama cinematografico italiano, a cominciare da Christian De Sica, il già menzionato Jerry Calà, Riccardo Garrone e Stefania Sandrelli, solo per citarne alcuni, e la pellicola dei Vanzina ci fa scoprire un giovane Claudio Amendola al suo primo film con un ruolo importante.
Ma accanto agli attori appena menzionati, non si può non citare alcuni dei caratteristi più conosciuti del panorama nazionale come Mario Brega e Guido Nicheli, detto il Dogui, stereotipo del milanese più amato in Italia.
Oltre ai personaggi e alle vicende, un altro elemento fondamentale del successo di Vacanze di Natale è dettato dalla colonna sonora con le migliori hits del momento: come diceva Dino Risi la musica contestualizza un film.
Come non citare fra le ventuno canzoni Moonlight shadow che è la base dalla sigla di apertura, Amore Disperato, Paris Latino, Nell’aria, Maracaibo oppure I like Chopin?
Nel 2011 è stato girato l’ultimo “Vacanze di Natale a Cortina” e grazie alla presenza di TriesteCasting che ha collaborato con la produzione, molti triestini, goriziani e friulani hanno preso parte alla lavorazione della pellicola come “generici” : si è trattato non solo del desiderio di partecipare all’ultimo capitolo della saga, ma anche dalla necessità di disporre di persone sempre diverse che sarebbe stato difficile reperire a Cortina visto che le riprese sono iniziate a settembre, in un periodo fuori stagione.
Il prossimo 30 dicembre, ma soltanto per un giorno, Vacanze di Natale ritorna al cinema in versione restaurata un’occasione unica per riassaporare il film sul grande schermo quarant’anni dopo. Ma per chi preferisce restare a casa, è disponibile su Paramount+ fino al prossimo 17 gennaio.
E come avrebbe sicuramente detto il Dogui: “Cortina is always Cortina, see you later!”.
ANDREA DI MATTEO