Nutella volante a San Giacomo: misteriosa pioggia di vasetti lanciati dalle finestre
Un episodio a metà tra il surreale e l’assurdo quello accaduto nella mattinata di martedì 15 luglio 2025 in via San Servolo 13, nel cuore del rione di San Giacomo a Trieste. Mentre un passante camminava tranquillamente sul marciapiede, un vasetto di Nutella, apparentemente vuoto, è piombato dall’alto centrando in pieno il parabrezza di un’auto parcheggiata.
A documentare l’accaduto è una foto diventata immediatamente virale, in cui si vede chiaramente il vasetto incastrato tra il tergicristallo e il vetro dell’auto. Il curioso lancio non ha causato danni, ma ha lasciato il testimone del singolare episodio visibilmente sorpreso: “Proprio mentre passavo! No, non ho fatto in tempo a individuare la finestra, ma è piovuto letteralmente dal cielo”, ha scritto sui social.
Un gesto incivile o uno scherzo di cattivo gusto?
Non è chiaro se si tratti di un gesto di protesta, un incidente o una bravata, ma l’episodio ha suscitato reazioni contrastanti tra i residenti del quartiere. Qualcuno ha ipotizzato che il barattolo fosse stato gettato per disfarsene in modo sbrigativo, forse perché vuoto o inutilizzabile, mentre altri sospettano un gesto deliberato e ripetuto.
“Non è la prima volta che da quei palazzi cade qualcosa”, racconta una residente. “Ma stavolta con la Nutella siamo al limite del comico… o del pericoloso”.
Una nuova frontiera dell’inciviltà urbana?
Se da un lato la scena strappa un sorriso per la sua assurdità – con il barattolo che sembra essere stato accuratamente posizionato da un regista surreale – dall’altro riporta al centro dell’attenzione il tema della sicurezza urbana e del rispetto degli spazi comuni. Un oggetto lanciato dall’alto, anche se apparentemente innocuo, può ferire o danneggiare cose e persone.
L’episodio potrebbe presto diventare oggetto di indagini o segnalazioni, anche alla luce del fatto che si è verificato in pieno giorno e in un’area molto frequentata. Intanto, il vasetto di Nutella rimane l’emblema involontario di un gesto che fa riflettere sull’uso – o meglio, l’abuso – delle finestre come “discariche volanti”.