Ovovia a Trieste, il TAR va a sentenza: il Comitato NO ovovia esulta dopo 4 anni di battaglia
Si è tenuta nella giornata di martedì 15 luglio 2025, presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia, l’udienza sui ricorsi presentati contro il progetto dell’ovovia tra Opicina e il Porto Vecchio di Trieste, da parte dei proprietari coinvolti negli espropri, nonché dalle principali associazioni ambientaliste come LIPU, WWF e Legambiente.
All’uscita dall’aula, il Comitato NO ovovia – da anni impegnato in una dura opposizione al progetto – ha commentato gli esiti dell’udienza con parole nette e determinate. A parlare è il coordinatore William Starc, architetto e volto del fronte del no:
“Sapevamo che il verdetto non sarebbe arrivato oggi, e non sono emerse novità dagli interventi delle parti. Il Collegio giudicante ha ascoltato e deciso, con espressa dichiarazione del Presidente, di andare a giudizio: quindi ora si attende la sentenza nei tempi previsti dalla legge.”
Starc: “Progetto impattante e illegittimo, non è opposizione ideologica ma concreta”
Durante l’udienza, i legali del Comune di Trieste, della Regione Friuli Venezia Giulia, dell’Avvocatura dello Stato per conto del MASE e del MIT, e quelli delle parti ricorrenti hanno illustrato le rispettive posizioni, basandosi sulla documentazione già depositata.
Secondo Starc, i documenti prodotti riflettono “un quadro legislativo e normativo comunitario, nazionale e regionale articolato e complesso”, e la stessa durata del contenzioso dimostra la fondatezza delle critiche:
“Se oggi, dopo 4 anni, siamo ancora qui a discutere sulla fattibilità di questo progetto inutile, impattante, insostenibile, insicuro e illegittimo – ha sottolineato – significa che l’opposizione portata avanti dal Comitato con il sostegno dei cittadini è stata riconosciuta come basata su elementi concreti e non su ideologie”.
Il Comitato promette trasparenza e partecipazione: “Vi terremo aggiornati”
Il Comitato ha ribadito l’importanza di mantenere alta l’attenzione pubblica su un progetto che continua a sollevare dubbi e perplessità:
“Invitiamo tutti a continuare a seguirci – ha concluso Starc –: come sempre, daremo le informazioni in merito all’evoluzione del procedimento nelle consuete forme di comunicazione e partecipazione, aperte a tutte le persone”.
Il pronunciamento del TAR FVG è ora atteso nelle prossime settimane, e potrebbe rappresentare un momento decisivo per il futuro del discusso impianto funiviario che dovrebbe collegare l’altopiano carsico alla zona del Porto Vecchio.