Natale di solidarietà a Melara: 230 pranzi sospesi e un abbraccio concreto alla città e al Burlo Garofolo
In un periodo dell’anno in cui le parole “condivisione” e “comunità” rischiano spesso di restare slogan, a Trieste c’è chi le ha trasformate in azioni concrete. L’iniziativa “Pranzo di Natale sospeso”, promossa dall’Associazione Melara, si è rivelata molto più di una semplice raccolta solidale: è diventata un esempio tangibile di come la generosità diffusa possa tradursi in aiuto reale, misurabile, immediato.
«Non pensavamo di ottenere un risultato così importante»: con queste parole la presidente Katia Valenti e il vicepresidente Luca Salvati, a nome di tutto il Direttivo, hanno espresso la loro soddisfazione per un’adesione che ha superato ogni aspettativa, coinvolgendo cittadini, realtà associative e operatori del territorio in un autentico gioco di squadra.
230 pranzi di Natale, una risposta forte al bisogno silenzioso
In pochi giorni sono stati raccolti 4.775 euro, una cifra che ha permesso all’Associazione Melara di ritirare 230 pranzi completi presso la Gastronomia Gourmet, per poi distribuirli nelle microaree e nelle parrocchie della città, raggiungendo persone e famiglie che, altrimenti, avrebbero affrontato il Natale in solitudine o difficoltà.
Un numero che racconta molto più di una statistica: racconta 230 momenti di dignità, calore e attenzione, in una fase dell’anno in cui il bisogno non è solo materiale, ma anche umano e relazionale.
Una rete che funziona: imprese, volontari e associazioni insieme
Fondamentale per la riuscita dell’iniziativa è stata la disponibilità della Gastronomia Gourmet, che ha preparato il maggior numero di pasti possibile, dimostrando sensibilità e spirito di collaborazione autentico. Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche al Circolo Auser, che ha messo a disposizione il proprio pulmino, rendendo possibile la distribuzione capillare dei pranzi sul territorio.
È proprio questa alleanza tra soggetti diversi, ma uniti dallo stesso obiettivo, a rendere l’iniziativa un modello virtuoso di solidarietà urbana.
Un Natale che guarda anche al Burlo Garofolo
L’impegno dell’Associazione Melara non si è fermato alla distribuzione dei pasti. Una parte delle donazioni raccolte è stata infatti destinata a sostegno di tre associazioni che operano quotidianamente a fianco dell’IRCCS Burlo Garofolo, punto di riferimento fondamentale per la salute dei più piccoli:
Scricciolo – Associazione genitori di bambini nati prematuri o a rischio (ODV)
ASTRO – Associazione Triestina Ospedaliera per il Sorriso dei Bambini (ODV)
#IoTifoSveva – Associazione di Promozione Sociale
Un contributo che rafforza un ecosistema di solidarietà già attivo, fatto di volontariato, sostegno alle famiglie e presenza costante accanto a chi affronta percorsi delicati e complessi.
Un messaggio che va oltre il Natale
«Siamo felici di aver promosso un gesto concreto di solidarietà che rafforza il legame tra associazioni, istituzioni e cittadini, traducendo la collaborazione in un aiuto reale per chi ha più bisogno», hanno sottolineato Valenti e Salvati. Parole che racchiudono il senso più profondo dell’iniziativa: fare comunità non a parole, ma con i fatti.
In una città che spesso viene raccontata per le sue fragilità sociali, Melara dimostra che esiste un tessuto vivo, capace di reagire, di prendersi cura e di trasformare il Natale in qualcosa che dura anche oltre le feste.