Trieste e Slovenia, un ponte di legalità che funziona: il Questore conferisce “Elogio” a Polizia slovena

Trieste e Slovenia, un ponte di legalità che funziona: il Questore conferisce “Elogio” a Polizia slovena

La collaborazione tra le forze di polizia italiane e slovene si conferma uno dei pilastri fondamentali della sicurezza nell’area di confine. Il 19 dicembre scorso, il Questore di Trieste dott.ssa Lilia Fredella ha incontrato e conferito un formale “Elogio” ad alcuni alti rappresentanti della Polizia slovena, riconoscendo il valore di un lavoro congiunto che negli anni ha prodotto risultati concreti e incisivi sul fronte investigativo.

Il riconoscimento è stato attribuito al Vice Capo del Settore della Polizia Criminale di Capodistria, Ispettore Superiore Specialista II Dejan Grandic, al Capo della Sezione di Criminalità Generale, Ispettore Superiore Specialista II Tanja Skerlj, entrambi in servizio presso la Polizia Criminale di Capodistria, e a Damjan Apollonio, Funzionario della Polizia slovena e attuale Capo del Settore Criminalità Organizzata presso il Ministero dell’Interno della Repubblica di Slovenia.

Un lavoro silenzioso ma decisivo contro i reati transfrontalieri
Nel corso dell’incontro, il Questore Fredella ha voluto sottolineare come la proficua e costante collaborazione investigativa tra la Squadra Mobile di Trieste e gli organi di polizia sloveni abbia consentito, nel tempo, di raggiungere importanti risultati nella lotta ai crimini di natura transfrontaliera. Un’attività resa possibile non solo da procedure operative condivise, ma soprattutto da un interscambio di informazioni tempestivo ed efficace, fondato su rapporti interpersonali solidi e costruiti negli anni tra gli operatori dei due Paesi.

Un modello di cooperazione che dimostra come la sicurezza, soprattutto in territori di confine come quello triestino, non possa prescindere da una visione internazionale e da una fiducia reciproca tra le istituzioni coinvolte.

Dalla criminalità organizzata allo spaccio: risultati concreti grazie alla cooperazione
La sinergia tra la Squadra Mobile di Trieste e la Polizia slovena si è rivelata determinante in diversi ambiti particolarmente delicati: reati contro il patrimonio, traffico di sostanze stupefacenti, contrasto alla criminalità organizzata e lotta all’immigrazione clandestina. Settori complessi, spesso caratterizzati da dinamiche che superano i confini nazionali e che richiedono risposte rapide, coordinate e altamente professionali.

La disponibilità costante e la competenza dei funzionari sloveni, così come di tutto il personale coinvolto, hanno permesso di costruire una vera e propria catena di contrasto efficace, capace di incidere concretamente sui fenomeni criminali più strutturati.

Un elogio che è anche un messaggio al territorio
Il conferimento dell’Elogio da parte del Questore Fredella assume un valore che va oltre il riconoscimento individuale. È il segno tangibile di una cooperazione internazionale che funziona, di un’Europa della sicurezza che si costruisce giorno dopo giorno attraverso il lavoro condiviso, la fiducia reciproca e la professionalità degli operatori sul campo.

In un territorio come quello di Trieste, crocevia naturale di persone, merci e relazioni internazionali, questa collaborazione rappresenta una garanzia fondamentale per la sicurezza dei cittadini e un esempio virtuoso di come le istituzioni possano lavorare insieme per tutelare legalità e convivenza civile.