"Uno strappo" al Teatro Rossetti, uno spettacolo rivolto a contrastare disagio e violenza

"Uno strappo" al Teatro Rossetti, uno spettacolo rivolto a contrastare disagio e violenza

Il Comune di Trieste ritorna con il suo incontro annuale destinato alle scuole secondarie di secondo grado in merito al progetto volto a contrastare il disagio e la violenza, in tutte le sue declinazioni.

L’evento, in programma venerdì 28 novembre dalle ore 10.30 alle ore 13 al Teatro Rossetti, è stato presentato questa mattina nella Sala Tergeste del Comune di Trieste alla presenza dell'assessore alle Politiche sociali, Massimo Tognolli, dell'assessore alle Politiche della sicurezza cittadina, Caterina del Gavardo, della responsabile di P.O. dei Servizi e politiche sociali, Annalisa Castellano e del vice commissario responsabile di P.O., Polizia Giudiziaria e antidegrado, Marco Degrassi.

L'assessore alle Politiche sociali, Massimo Tognolli ha detto “È un tema che ci vede impegnati quotidianamente, come Servizio sociale, perché prevenzione e sensibilizzazione rappresentano il cuore del nostro lavoro: interventi di medio-lungo periodo mirano a incidere sulla cultura e sui comportamenti delle persone. Questo è un momento davvero significativo, che idealmente collego alla giornata di ieri, dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne. In fondo, quando parliamo di violenza, affrontiamo un tema trasversale: la violenza può assumere molte forme, può declinarsi in modi differenti, ma resta sempre violenza. Ed è proprio per questo che è fondamentale continuare a parlarne, a formarci e a formare, affinché nessuna manifestazione di violenza venga sottovalutata o normalizzata.”

Massimo Tognolli ha continuato sottolineando che “è vero che ci rivolgiamo ai giovani, ma proprio a loro desidero ricordare un messaggio fondamentale. La rappresentazione della realtà che appare sui giornali e sui media non coincide necessariamente con la nostra vita quotidiana. Nelle nostre comunità, nelle nostre giornate, non esiste solo la violenza: accadono anche gesti di cura, rispetto, solidarietà, che spesso non trovano spazio nelle notizie. Per questo dobbiamo essere capaci di incidere anche sulla rappresentazione che viene data. Non vorrei che un’immagine distorta o eccessivamente concentrata sulla violenza finisse, in modo subliminale, per condizionare la percezione dei ragazzi.”

 

Il progetto è estremamente complesso ed è ormai portato avanti da diversi anni dai Servizi Sociali in collaborazione con la Polizia Locale. Si tratta di una squadra consolidata, capace di lavorare in modo sinergico per il bene dei ragazzi e delle loro famiglie”, ha detto l'assessore alle Politiche della sicurezza cittadina, Caterina de Gavardo.

Il target coinvolto, infatti, è molto più ampio rispetto alla sola fascia 13–16 anni: comprende l’intero nucleo familiare che ruota intorno ai giovani, perché il benessere dei ragazzi passa necessariamente anche attraverso il sostegno degli adulti di riferimento. All’interno del progetto, la Polizia Locale affianca regolarmente i Servizi Sociali e grazie a questa collaborazione, gli operatori hanno potuto affrontare con i ragazzi temi delicati come la violenza, il bullismo e il cyberbullismo, con due obiettivi principali. Da un lato, evidenziare l’importanza di segnalare, denunciare, chiedere aiuto e imparare a fidarsi delle persone in divisa. Dall’altro, sensibilizzare i giovani a un uso più consapevole dello smartphone e degli strumenti digitali, sia per tutelare chi potrebbe subire episodi di bullismo, sia per responsabilizzare chi potrebbe esserne autore.”

L'assessore Caterina de Gavardo ha concluso ringraziando l’Assessorato alle Politiche Sociali per il coinvolgimento nel progetto.

 

Il vice commissario responsabile di P.O., Polizia Giudiziaria e antidegrado, Marco Degrassi ha ricordato che lo spettacolo teatrale “Uno strappo” è realizzato grazie al finanziamento DGR n. 641/2023 della legge regionale 5/2021 ottenuto dal Dipartimento Polizia Locale Sicurezza e Protezione Civile, in merito al programma regionale di finanziamento in materia di politiche di sicurezza.

L'iniziativa è promossa dal gruppo Prevenzione Tutela Minori (PTM) cui afferiscono gli Enti firmatari del Protocollo d’intesa “Prevenzione e sensibilizzazione per la tutela dei minori”: Comune di Trieste – Dipartimento Polizia Locale Sicurezza e Protezione Civile, Dipartimento Servizi e Politiche Sociali -Centro per le famiglie; Ambito Carso Giuliano (Comuni di Muggia, Duino Aurisina, San Dorligo della Valle, Sgonico e Monrupino); Polizia Locale dei Comuni di Muggia, Duino Aurisina e San Dorligo della Valle”.

Al citato Protocollo fa inoltre riferimento un Tavolo di Coordinamento Interistituzionale cui partecipano l'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, l'IRCCS Burlo Garofolo, il Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità - USSM Trieste, il MI Ministero dell'Istruzione e del Merito - Ufficio scolastico regionale per il FVG.

Verrà utilizzato il teatro come strumento comunicativo e di riflessione.

Gli obiettivi di tale progetto sono informare, sensibilizzare ed educare alla cultura della legalità per contrastare e prevenire fenomeni di disagio e dei comportamenti devianti e sensibilizzare e svolgere attività di prevenzione del rischio di violenza.

La responsabile di P.O. dei Servizi e politiche sociali, Annalisa Castellano ha illustrato l'organizzazione della giornata,che presso il Teatro Rossetti sarà strutturata in due momenti distinti:

  • alla mattina spettacolo “Uno Strappo” rivolto alle scuole e agli operatori del territorio;

  • al pomeriggio tavola rotonda per insegnanti, educatori, assistenti sociali, professioni sanitarie, operatori della Polizia Locale.

Spettacolo teatrale “Uno strappo” di Ture Magro

Destinatari: studenti, insegnanti, assistenti sociali, operatori della polizia locale, educatori, professioni sanitarie e altri operatori del settore. Al momento sono iscritti allo spettacolo 1100 studenti e 100 operatori del settore/insegnanti.

Ideato e coordinato dalla compagnia teatrale Sciara Progetti, riconosciuta per l’eccellenza nell’educazione non formale e accreditata dal Ministero dell'Istruzione per i temi della creatività.

Un caso di violenza tra adolescenti ispirandosi al tragico caso di Nicola Tommasoli morto la notte tra mercoledì 30 aprile del 2008, a seguito di una lite per aver negato una sigaretta. Uno spettacolo di narrazione pura, racconti-verità trasportati dalla realtà al palco senza soluzione di continuità.

Dopo lo spettacolo, sarà aperto un dibattito con i presenti condotto dall'attore Ture Magro.

Tavola rotonda dinamica: comprendere e gestire la violenza giovanile

Venerdì 28 novembre 2025 ore 14.30-17.30, Sala Bartoli Teatro Rossetti Trieste

Destinatari: insegnanti, assistenti sociali, agenti della polizia locale, educatori, professioni sanitarie e altri operatori del settore.

Ture Magro dialogherà con Daniele Novara, pedagogista e fondatore del Centro Psicopedagogico per l'Educazione e la gestione dei Conflitti in collegamento video, Maria Teresa Pepe pedagogista e counselor CPP in presenza, che approfondirà il tema della gestione dei conflitti e delle dinamiche relazionali nei contesti educativi insieme a Giovanni Grandi, professore ordinario di Filosofia Morale che interverrà su come si genera la violenza e quali sono le pratiche riparative. Dopo il dibattito interverrà Ester Sgaravelli, psicoterapeuta funzionale, portando il progetto yourPlace e introducendo Andrea Mosconi, professore, psichiatra, psicoterapeuta, direttore del Centro Padovano di Terapia della Famiglia che illustrerà dal punto di vista clinico il problema della violenza tra giovani e cosa possono fare le agenzie educative. 

Annalisa Castellano assistente sociale P.O. Ufficio Direzione Programmazione e Controllo dell'Ambito e il Vice Commissario Marco Degrassi P.O. Polizia Giudiziaria e Antidegrado del Comune di Trieste, porteranno il loro contributo riconducendo i temi esposti nel contesto territoriale della nostra città.

È un evento di sensibilizzazione molto importante, che vuole essere un momento di costruzione della rete di supporto ai giovani in condizioni di fragilità e confrontarci su quali strategie mettere in atto, ognuno con le proprie competenze.