"Voglio un mondo all'altezza dei sogni che ho", il motto della nuotatrice paralimpica triestina Alessia Destradi

"Voglio un mondo all'altezza dei sogni che ho", una frase semplice ma dall'enorme significato, tanto da essere tatuata sul braccio sinistro di Alessia Destradi, nuotatrice paralimpica triestina, medaglia d'oro 200 metri stile libero ai nazionali nella categoria Fisdir - Federazione Italiana Sport Paralimpici Degli Intellettivo Relazionali - .

A raccontare la sua storia, ieri sera Maurizio Costanzo durante il suo programma radiofonico "Facciamo finta che" in onda su R101.

Una storia fatta di sacrifici e vittorie, di difficoltà affrontate con la grinta e la tenacia che Alessia, oggi 22enne, ha saputo tirar fuori e costruire, bracciata dopo bracciata, anche grazie al supporto del padre Davide e della sua famiglia, i suoi primi tifosi in assoluto.

Alessia nasce con una disabilità che richiede cure, attenzioni e impegno, elementi che non le sono mai stati fatti mancare ma che, una volta messa difronte al mondo, rischiano inevitabilmente di minare le relazioni al suo interno, soprattutto con i coetanei nel corso della crescita.

È un mondo - quello in cui tutti viviamo - che troppo spesso scambia la gentilezza per debolezza e che non riconosce le qualità nascoste nel prossimo, dalle quali invece si potrebbe imparare e ricevere molto, e Alessia è solo una dei tanti a pagarne il prezzo in termini di socialità ed isolamento, già in tenera età.

Suo padre Davide, allenatore di mini basket, ha quindi l'idea di proporre alla figlia delle lezioni di nuoto con altre persone con disabilità, sapendo che in questi casi lo sport può diventare un vero catalizzatore relazionale e spera che lo spirito di squadra possa giovare ad Alessia, la quale ama da sempre il mare e stare in acqua. E infatti, non solo Alessia ne è entusiasta, ma è così brava che viene notata dalla Triestina Nuoto che la coinvolge nella creazione di una sezione paralimpica insieme ad altri cinque ragazzi, e la arruola anche come istruttrice di nuoto per bambini, perchè il suo entusiasmo e vitalità sono un toccasana per chiunque le stia vicino.

Chiusa la parentesi Covid, che ha messo in pausa eventuali competizioni a cui avrebbe partecipato, Alessia finalmente è ritornata in acqua per cogliere i frutti dei duri allenamenti svolti con la sua allenatrice Nicoletta, in occasione dei Campionati Italiani Assoluti della categoria Fisdir svolti a Pesaro lo scorso weekend. E qui, con la perfetta colonna sonora di Ermal Metal 'Ragazza Paradiso', passata alla radio durante il racconto della sua storia, Alessia è un angelo che con le sue ali vola, o per meglio dire "si tuffa" verso la vittoria, e ancora di più verso le 'promesse' mantenute a se stessa.

Per non farsi mancare nulla, la stessa Alessia ha annunciato durante la sua intervista radiofonica che il 3 ottobre parteciperà ai 1000 metri della 'Barcolana Nuota', uno degli eventi più attesi tra gli atleti amatoriali e professionisti di tutte le età, realizzato in collaborazione con l'Unione Sportiva Triestina Nuoto, che prevede la traversata di un chilometro lungo le Rive di Trieste.

 

"La frase del mio tatuaggio vuole essere un messaggio al mondo per essere più buoni e grintosi", spiega Alessia, che anche in questa occasione è supportata dal padre con parole cariche di emozione: "Sono conquiste, quelle di Alessia e di tutti i giovani vicini a lei, che vanno aldilà dello sport. Perché qui è vita".