Trieste piange Beniamino Nobile: una vita tra caffè, imprenditoria e dedizione alla città

Trieste piange Beniamino Nobile: una vita tra caffè, imprenditoria e dedizione alla città

Trieste saluta con commozione e profondo rispetto Beniamino Nobile, stimato imprenditore e volto storico della città, scomparso oggi, martedì 13 maggio 2025. Un uomo che ha saputo intrecciare la sua vita con quella della comunità, lasciando un segno indelebile nel cuore del tessuto economico e sociale triestino.

Dalla Torrefazione Haiti alla Pasticceria Bianchi: una storia di passione e lavoro

Beniamino Nobile ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro presso la storica Torrefazione Haiti, immergendosi fin da subito nella cultura del caffè e dell'accoglienza, tratti distintivi della tradizione triestina. Il suo nome è poi rimasto legato per quasi un quarto di secolo al Bar Pasticceria Bianchi, dove ha operato dal 1975 al 1999, contribuendo con eleganza e competenza a rendere quel luogo uno dei punti di riferimento della città.

Con il suo stile sobrio ma deciso, Nobile è stato un simbolo dell’imprenditoria triestina, capace di coniugare qualità, servizio e amore per il proprio lavoro.

Impegno e rappresentanza: una vita anche al servizio degli altri

Il suo impegno è andato ben oltre la sfera professionale. Per ben 16 anni è stato presidente del Consorzio Garanzia Fidi di Trieste, svolgendo un ruolo cruciale a sostegno del credito alle imprese locali. Il suo contributo è stato sempre guidato da un forte senso etico, visione strategica e spirito di collaborazione.

Ha inoltre ricoperto il ruolo di presidente della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) per 4 anni, distinguendosi per la capacità di ascolto, mediazione e valorizzazione del settore. In ogni incarico ha portato con sé la dignità del lavoro, la passione per la città e un’autorevolezza riconosciuta da tutti.

Un’eredità di valori e di rispetto

La scomparsa di Beniamino Nobile lascia un grande vuoto, ma anche una traccia profonda fatta di valori autentici, relazioni umane solide e rispetto guadagnato con decenni di lavoro onesto e instancabile. La comunità triestina gli è grata per quanto ha saputo donare, con discrezione e senso del dovere.

Alla famiglia e a quanti lo hanno amato e stimato va l’abbraccio sentito della redazione e della città tutta, che oggi si stringe nel ricordo di un uomo che ha saputo vivere il proprio tempo con dignità e generosità.

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