Un giovane triestino lancia un appello: «Aiutiamo il CSM4 a diventare un luogo più accogliente»
Un ragazzo triestino di 23 anni ha deciso di raccontare la sua esperienza e, con grande sensibilità, lanciare un appello alla comunità per sostenere il CSM4 di via Gambini, un servizio fondamentale per molte persone che stanno affrontando momenti difficili.
Il giovane frequenta il centro da alcuni mesi e descrive un luogo prezioso, un punto di riferimento per chi ha bisogno di un ambiente protetto, sereno, dove ritrovare equilibrio e non sentirsi solo. Un luogo che, per molti utenti, rappresenta quasi una seconda casa.
Allo stesso tempo, però, segnala con estrema moderazione e senza alcuna polemica una realtà fragile: mancano fondi, mancano attività strutturate, spesso non ci sono laboratori o iniziative per stimolare la creatività e la socialità. Le giornate possono diventare lunghe, ripetitive, e tanti utenti passano il tempo al telefono semplicemente perché non c’è altro a disposizione.
Il suo non è un attacco, ma un atto di cura.
Un gesto spontaneo, nato dal desiderio di migliorare un luogo che aiuta tante persone, rendendolo più accogliente e caldo, più simile a quello spazio sicuro che dovrebbe essere.
Per questo sta raccogliendo materiali e oggetti utili — anche usati in buone condizioni — per arricchire l’ambiente e dare nuova vita al centro:
• peluche, coperte morbide
• tappeti di gomma colorati
• diffusori per oli essenziali
• giochi per adulti (carte, puzzle, enigmistica, attività creative)
• libri e riviste
• materiali artistici (pennarelli, tempere, album, creta/argilla)
• lucine, lampade calde, lampade di sale
• cuscini o pouf da pavimento
• giochi sensoriali e antistress
• gomitoli di lana, uncinetti, aghi
Lui stesso si offre per il ritiro in tutta Trieste e provincia, così da non creare alcun disagio a chi desidera donare.
Il suo messaggio è semplice e profondo: non è una campagna istituzionale, ma il gesto sincero di un ragazzo che vuole contribuire a migliorare un posto che merita più attenzione, un luogo che ogni giorno offre ascolto e sostegno a chi ne ha bisogno.
In un tempo in cui spesso si parla solo di problemi, questa iniziativa ricorda quanto i gesti individuali possano fare la differenza: una piccola donazione, una condivisione, un oggetto che non usiamo più ma che può diventare prezioso per qualcun altro.
Un atto di comunità, di empatia, di solidarietà.
Un invito a prendersi cura, insieme, dei luoghi che curano le persone.