OMS, Slovenia e Croazia oltre il 50% dei casi Hiv per trasmissione tra uomini: il quadro 2024
Nel 2024 sono stati 24.164 i casi di infezione da Hiv registrati nei Paesi dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo, con un un tasso di positività di 5,3 ogni 100.000 abitanti. Il numero delle diagosi è il 14,1% in meno rispetto al 2015 (6,2 ogni 100.000) e il 5,4% in meno rispetto al 2023 (5,6 ogni 100.000). Ma questo calo deve essere interpretato con cautela, "poiché potrebbe riflettere vizi nelle segnalazioni piuttosto che una vera riduzione epidemiologica". È quanto emerge dal report dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) 'Hiv/Aids surveillance in Europe", dove viene spiegato che "la non applicazione degli aggiustamenti standard per i ritardi di segnalazione, quindi i ritardi residui e la maggiore tempestività di diagnosi dopo il Covid-19, potrebbe aver portato a un aumento dei casi segnalati subito dopo la pandemia, il che a sua volta influisce sui conteggi attualmente osservati". Allo stesso tempo, "la traiettoria discendente potrebbe anche essere compatibile con una reale riduzione della trasmissione, plausibilmente guidata da un'espansione della copertura della terapia antiretrovirale (Art), a supporto del modello 'non rilevabile=non trasmissibile' (U=U); a una più ampia implementazione di iniziative di test e trattamento; auna maggiore adozione e copertura della profilassi pre-esposizione (PrEP); a test più frequenti tra le popolazioni chiave; a servizi di riduzione del danno per le persone che fanno uso di droghe iniettive e il ripristino post-Covid dei servizi di prevenzione e cura".
- "Come negli anni precedenti, nel 2024 è stato diagnosticato l'Hiv a più uomini che a donne (rispettivamente 17.606 e 6.260), con un rapporto complessivo uomini-donne di 2,8. Questo rapporto è stato più elevato a Malta (11,8), Ungheria (6,0) e Spagna (5,9). Il tasso complessivo di diagnosi negli uomini è stato di 7,9 ogni 100.000 abitanti e nelle donne di 2,7 ogni 100.000 abitanti. Oltre ai 23.866 casi identificati come uomini o donne, nel 2024 sono state segnalate 218 persone (0,9%) che si identificavano come transgender e 80 persone (0,3%) con un genere non definito. La fascia d'età 30-39 anni ha rappresentato la percentuale maggiore di diagnosi di Hiv in generale (31,3%). Il sesso tra uomini è la modalità di trasmissione più segnalata nell'UE/SEE, rappresentando il 35,6% (8.614) di tutte le diagnosi di Hiv nel 2024. Escludendo i casi con modalità di trasmissione sconosciuta, questa percentuale sale al 48,3% delle diagnosi con modalità nota e rappresenta oltre il 50% delle diagnosi di Hiv segnalate in sei paesi (Croazia, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Slovenia e Spagna)". (ANSA). YFN-VI ANSA