Oltre 1000 km per la natura: la Riserva di Cornino accoglie due grifoni dallo zoo di Dresda

Oltre 1000 km per la natura: la Riserva di Cornino accoglie due grifoni dallo zoo di Dresda

Un viaggio di oltre mille chilometri, pianificato nei dettagli e affrontato a bordo di un mezzo attrezzato per il trasporto di animali selvatici, ha portato fino alla Riserva naturale regionale del lago di Cornino due giovani grifoni provenienti dallo storico zoo di Dresda. Un’operazione internazionale di grande valore scientifico, rimandata più volte negli ultimi mesi per la complessità delle procedure veterinarie e che oggi segna un nuovo traguardo nel percorso di tutela della specie.

I due esemplari, entrambi maschi nati nel 2024 e nel 2025, provengono da una coppia ospitata nelle voliere della struttura tedesca, una realtà che da anni investe nella riproduzione controllata delle specie per favorirne il reinserimento in natura. A confermarlo è Fulvio Genero, direttore scientifico della Riserva di Cornino, che ha accolto i giovani rapaci al loro arrivo: «Sono soggetti di particolare interesse, in ottimo stato di salute. Lo zoo di Dresda sostiene da tempo progetti di conservazione e ha organizzato l’intero trasferimento con un mezzo dedicato».

Insieme a Genero era presente Luca Sicuro, presidente della Cooperativa Pavees che gestisce la Riserva e il Centro visite. I due grifoni trascorreranno alcune settimane in una grande voliera insieme ad altri esemplari già presenti, per completare un necessario periodo di acclimatazione prima della marcatura e della successiva liberazione, che avverrà quando le condizioni climatiche saranno considerate ideali.

Cornino non è nuova a operazioni di questo tipo: negli anni, numerosi grifoni provenienti da parchi zoologici europei o recuperati feriti e riabilitati sono stati reintrodotti con successo nella colonia del sito friulano, oggi composta da oltre 200 individui. La rilevanza di queste collaborazioni, tuttavia, supera l’aspetto demografico. A sottolinearlo è il vicesindaco di Forgaria, Luigino Ingrassi: «La fitta rete di rapporti internazionali della Riserva rappresenta una risorsa preziosa. Ogni progetto rafforza il ruolo di Cornino nel panorama europeo della conservazione, portando prestigio al Comune e all’intera Regione».

L’arrivo dei due giovani grifoni non è quindi solo un nuovo tassello scientifico, ma un gesto che rinnova un impegno ventennale verso la biodiversità, confermando Cornino come uno dei principali punti di riferimento continentali per la tutela e la rinaturalizzazione degli avvoltoi europei.